“Negli ultimi due anni non sono mancati gli interventi diretti del Governo per ostacolare l’espansione di un’impresa concorrente di Mediaset come Sky".
"Diminuzione dei tetti pubblicitari per le reti via satellite, aumento dell’Iva e, da ultimo, un paradossale tentativo di impedire a un’azienda in quanto americana (non russa o libica) come quella di Rupert Murdoch di investire sul digitale terrestre in base a una presunta mancanza di reciprocità. Siamo seri: gli investimenti esteri, a maggior ragione se provenienti da Paesi liberi e democratici, vanno incentivati, non ostacolati! Per Berlusconi è come se il passare degli anni avesse fatto via via cadere i freni inibitori. Di questo passo, sarà sempre più difficile difendere l’anomalia berlusconiana dell’editore che si fa leader politico e primo ministro, o continuare a sostenere che il conflitto di interessi, nonostante tutto, sia un elemento governabile della realtà politica italiana”. Lo scrive Benedetto Della Vedova in un editoriale sul ‘Secolo d’Italia’. Per Della Vedova “non era inevitabile, e per molti versi nemmeno prevedibile, il cambio di passo, cui stiamo invece assistendo oggi: il quotidiano di proprietà della famiglia del Presidente del Consiglio (Il Giornale) e quello diretto da una firma di punta dei programmi giornalistici di Canale 5 (Libero) sono divenuti strumenti di azione militante a favore di Silvio Berlusconi, utilizzati contro i suoi avversari politici. E che lo facciano con inusitata veemenza contro il ‘nemico interno’ – mentre sono pronti a difendere l’indifendibile quando si tratta del loro editore/leader o di persone a lui ‘fedeli’ – dovrebbe far riflettere chi, proprio come il Cavaliere, ha sempre tuonato contro i regimi comunisti. Anche i tg di cui Berlusconi è direttamente editore, insieme a quelli dei quali ha scelto per via politica i direttori, non sono più solo genericamente filo-governativi, ma sono divenuti attori militanti della lotta politica e di potere più di quanto non lo fossero in passato. Con la Rai (che oggi non può che essere privatizzata) il centrodestra doveva fare meglio, non peggio della sinistra. O no?”. (AGI)