Lo ha detto il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni nell’audizione davanti alle Commissioni Cultura e Trasporti alla Camera, che iniziano l’analisi del ddl 1825 sulla transizione al digitale.
“Sono consapevole del fatto che idealmente sarebbe ottimo arrivare ad una soluzione sistematica della materia – dice ancora Gentiloni – e se ce lo consentirà nella seconda parte della legislatura non sarebbe sbagliato fare un tentativo in questa direzione anche per quanto riguarda i temi di convergenza tra tlc e tv ora separati in due testi unici diversi”. Ma, spiega il ministro “il ddl 1825 nasce da problemi che dobbiamo affrontare con urgenza e dalle condizioni politiche in cui le dobbiamo affrontare”.
“Sollecito un’analisi molto serrata del disegno di legge dedicato alla transizione al digitale terrestre, perchè non dico che siamo in zona Cesarini, ma se non mettiamo mano alla materia e riscriviamo di rimanere indietro”. L’urgenza, secondo Gentiloni, è dettata dal fatto che “la legislazione precedente è fallita cosi’ come è stata impostata nella scorsa legislatura. Il simbolo ne sono la data dello switch off definitivo che scadeva il 31 dicembre del 2006, ovvero 25 giorni fa, e la condanna in arrivo oggi dalla Ue per i finanziamenti ai decoder”.