La lettura dei dati di ascolto e share rilasciati da Auditel per gennaio 2012 non riserva grandi sorprese. Anzi, quasi un ritorno al passato, visto che le due reti generaliste per eccellenza del duopolio Rai-Mediaset, Rai Uno e Canale 5, guadagnano rispettivamente un + 0,55% e +1,37% di share rispetto a dicembre.
Rai rimane comunque leader, con un + 5,22% sul network concorrente nelle 24 ore. Si conferma il sorpasso di Rai Tre ai danni del secondo canale del servizio pubblico, con una differenza che si attesta intorno al punto percentuale. E la buona performance di Rai 4, che si conferma unico canale del digitale terrestre capace di superare la soglia psicologica dell’1% di share. La concessionaria pubblica fa segnare un buon risultato in crescita anche sul canale per i bambini in età prescolare, Rai YoYo, che sembra per il momento superare il corrispondente Mediaset Cartoonito, anche se nel panorama della programmazione per bambini Mediaset continua a guidare la corsa grazie alle ottime prestazioni del canale storico Boing. Sky rimane praticamente al palo, mentre La7 registra una leggera flessione, che alcuni imputano alla virata “ideologica” imposta dalla prevista, e in parte già avvenuta, “importazione” di alcuni protagonisti e format del terzo canale Rai. In termini generali, la somma degli share nelle 24 ore dei canali “tradizionali” (i primi tre Rai, Canale 5, Rete 4, Italia 1 e La7) fa 70,11 contro il 68,85 di dicembre, confermando la paradossale tendenza al riflusso nonostante l’aumentata diffusione dei nuovi canali digitali dovuta agli switch-off di fine 2011. Evidentemente è l’offerta a non convincere, anche perché sono gli stessi network a non investire più di tanto su canali che continuano ad essere considerati “secondari”. Significativo in questo senso il risultato di Rai 4, rete pilotata sapientemente da Carlo Freccero verso un target preciso e riempita con contenuti di qualità spesso in prima visione. Che sia questa la via giusta per sbloccare l’ingessata TV italiana? (E.D. per NL)