Crescono e si strutturano le posizioni intermedie nella filiera della distribuzione tecnologica dei contenuti televisivi via DTT, sat e IP. Cioè quei soggetti che si inseriscono tra i fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) e gli operatori di rete, siano essi DTT, sat o hub di flussi streaming, (categoria fortemente attenzionata col progressivo popolamento degli smart hub delle tv connesse).
Intermedi(azione)
Ne parliamo con Francesco Cirsone, manager di NTI Italia ed Intecgroup, appunto due player “intermedi” nella filiera della distribuzione tv, nel senso che intermediano le esigenze di FSMA ed operatori di rete ponendosi come facilitatori nella relazione.
(Ri)posizionamento di NTI Italia ed Intecgroup
(NL) – Che posizioni rivestono, oggi, NTI Italia e Intecgroup nel sistema televisivo italiano?
(Francesco Cirsone) – Nell’ultimo periodo abbiamo effettuato un riposizionamento delle due aziende, le principali del gruppo. NTI Italia si è caratterizzata come service per la contrattualizzazione di capacità trasmissiva DVB sia nazionale che satellitare.
Operatori di rete ibridi
E, con l’acquisizione di Canale 39 in Emilia Romagna, è entrata nel mondo degli operatori di rete. Inoltre, NTI Italia, attraverso la partnership con M-Three Sat, punta alla distribuzione della capacità trasmissiva del mux 12 nell’eventualità che la stessa M-Three ottenga l’attribuzione del diritto d’uso della dodicesima rete nazionale.
Target IP
Intecgroup, per parte propria, oltre a consolidare la presenza nei sistemi di collegamento – area nella quale opera da più di dieci anni erogando servizi ad oltre cinquanta fornitori di servizi di media audiovisivi regionali e svariati nazionali e satellitari – sta effettuando investimenti sulla tecnologia IP e sulla gestione dei big data.
Mainlink
(NL) – Nel dettaglio?
(Francesco Cirsone) – Innanzitutto il sistema Mainlink non è più un software, ma è evoluto ad appliance dedicata su hardware specifico che recentemente è stato brevettato.
Le novità
Il nuovo sistema mantiene le qualità della vecchia versione software, ma migliora tutto il sistema utilizzando hardware dedicato e non più un sistema operativo Windows based.
Play-cloud
I sistemi di playout, evoluti grazie ad accordi con partner di primario livello europeo, oggi sono integrabili su piattaforme cloud.
Punto di forza ibrido
(NL) – Un vostro punto di forza è sempre stata la HBBTV…
(Francesco Cirsone) – Sì. La piattaforma HBBTV sviluppata con M-Three Sat, con tutte le funzionalità di call to action, pay-tv, etc è stata implementata ad un livello più avanzato.
Crossmediale
Ora dispone di una grafica ed un’interazione più spinta, arrivando a poter creare una unica piattaforma crossmediale che distribuisce i contenuti su web, HBBTV, app e televisori compliance.
Dentro le strutture
(NL) – A livello di infrastrutture?
(Francesco Cirsone) – Entro fine anno sarà operativo il primo datacenter di proprietà, certificato Tier 4 e specificatamente progettato per le operatività broadcast.
Il datacenter
La nuova infrastruttura permetterà di implementare tutte le attuali attività di Intecgroup, quindi: Playout cloud, disaster recovery, streaming, cdn di distribuzione e cloud per piattaforme Ip.
5 milioni di investimento
(NL) – Di che investimenti parliamo?
(Francesco Cirsone) – Di circa 5 milioni di euro, effettuato in partnership con il Gruppo ADN Italia, dell’editore Annibale Notaris. Il datacenter è basato su una struttura iperconvergente Nutanix che permette la massima scalarità delle infrastrutture che saranno dedicate alla creazione di reti dedicate virtuali per sistemi completi di playout.
Discrezionalità
Un modello che lascia al cliente la più completa scelta del software da utilizzare, la creazione di infrastrutture per il disaster recovery dei file presenti nei MAM (Media Asset Manager) delle emittenti televisive o la gestione di CDN (Content Delivery Network) da utilizzare per contribuzione, video on-demand e streaming live.
Famiglia M3
Inoltre, tutte le attuali applicazioni HBBTV, come M3play, M3pay o le piattaforme OTT attualmente gestite, saranno ottimizzate sulla nuova infrastruttura che ricordo è in Italia, quindi rispondente a tutti i parametri più stretti in termini di GDPR e comunque alle normative italiane.
Non da poco
Parlando di dati video, con contenuti anche sensibili, non è cosa di poco conto.
Editing remoto
Nel primo semestre 2024, poi, saranno implementate in datacenter tutte le applicazioni per l’editing remoto, che chiuderanno il cerchio della creazione di un emittente, completamente virtualizzate.
Le sinergie tra NTI Italia ed Intecgroup
(NL) – Quali le sinergie tra NTI Italia ed Integroup?
(Francesco Cirsone) – Diverse. Tra NTI Italia ed Intecgroup abbiamo creato motori per la distribuzione dei contenuti senza appoggiarci ad infrastrutture terze, a volte extranazionali, ma in forma centralizzata.
Indipendenza
In questo modo, il fornitore di servizi di media audiovisivi può continuare ad utilizzare gli applicativi più consoni svincolandosi dalla gestione e dai costi tecnici e distributivi. (M.R. per NL)