La tv tradizionale non è morta. Questo medium continua a rimanere centrale nei consumi degli italiani, mantenendo un ruolo fondamentale sul fronte dell’informazione, oltre che del mercato pubblicitario nazionale e internazionale.
Questo è il principale punto di discussione sviluppato nel corso del convegno “Love the value of tv”, tenutosi il 22/11/2019 a Milano, ad opera di FCP-Assotv, l’associazione delle concessionarie tv all’interno di FCP (Federazione Concessionarie Pubblicità). Il convegno è stato organizzato in occasione del World Tv Day, giornata mondiale dedicata alla televisione, promossa dalle Nazioni Unite.
Il consumo tv dei più giovani
Altro dato che è emerso nel corso del confronto tra gli operatori del mercato è che la tv è in grado di attrarre persino un pubblico da sempre considerato lontano da tale mezzo: stiamo parlando delle generazioni Kids e Z.
I dati pubblicati da FCP sul rapporto tv/nuove generazioni mostrano in effetti come i giovani abbiano un approccio ai media caratterizzato da una fruizione multi-screen, in cui la tv rimane il device principale con il 96%, seguito dal tablet (74%) e dallo smartphone (73%).
Quanto al consumo tv, poi, l’86% dei giovani la segue sul digitale terrestre, il 48% sul satellite, il 47% tramite web e smart tv e, infine, il 44% sul mobile.
Secondo le rilevazioni Auditel, il target rappresentato dai bambini passa 13 milioni di ore quotidiane davanti alla tv, mentre la generazione Z registra 10 milioni di ore al giorno. Il pubblico più “piccolo”, quindi, a differenza di quanto ci si possa aspettare, produce indici di concentrazione degli ascolti fino al 140%.
Il valore dello ‘schermo diffuso’
Il concetto base su cui si è soffermato Matteo Cardani, presidente di FCP-Assotv, a fronte dei dati pubblicati, è che occorre riaffermare il valore della tv come ‘schermo diffuso’, sempre più pervasivo e resiliente, “che conferma la centralità immutata del mezzo tv” . Il tutto nell’ottica della sempre più diffusa ‘Advanced tv’, ossia “l’estensione della televisione tradizionale che aggiunge contenuti rendendoli disponibili in modo diverso dalla tv lineare”, ha commentato Cardani; una tv sviluppata dai broadcaster tv italiani unita alla precisione nella targetizzazione del digital in un contesto di massima visibilità che garantisce la brand safety e la cura dei contenuti.
La funzione aggregante
“La tv lineare sembra mantenere la sua funzione aggregante – ha spiegato su Italia Oggi Massimiliano Valerii, d.g. del Censis – ma poi questa funzione s’integra col web, si personalizza sui vari schermi, pur rimanendo un contesto di condivisione sociale”. Secondo il parere di Valerii, poi, la tv tradizionale mantiene un ruolo sul fronte specifico dell’informazione: “Il tg è un format sempre molto seguito sulle varie piattaforme ma c’è ormai un raffreddamento nell’uso dei social e dei motori di ricerca per informarsi. È calata la fiducia, manca la rassicurazione garantita da una buona fama di questi media”.
Investimenti adv. Le novità Auditel
Sul fronte degli investimenti pubblicitari sui contenuti tv, il digital senza dubbio rappresenta un mezzo essenziale al fine dell’incremento della raccolta adv. Grazie alle nuove tecnologie gli inserzionisti hanno infatti maggiori possibilità di relazionarsi con target molto mirati: “La fruizione in mobilità aumenta la prossimità, la vicinanza tra il momento della visione dello spot di un marchio e quello dell’acquisto di un suo prodotto”, ha commentato Andrea Imperiali, presidente di Auditel.
Proprio nell’ottica di dare un contributo significativo alla valorizzazione del mezzo tv sul fronte pubblicitario, tra l’altro, la nota società di rilevazioni ha annunciato che già da metà dicembre pubblicherà le prime misurazioni degli ascolti televisivi generati tramite device digitali – mobile, pc, smart tv e console – al fine di calcolare la total audience. A partire dal 2020, infine, lancerà il codice univoco degli spot, una sorta di anagrafe delle inserzioni che permetterà di tenere traccia dell’erogazione di pubblicità su tutti i device attraverso un tag. (G.S. per NL)