Lo storico gruppo editoriale De Agostini, tra alti e bassi, non ha mai veramente abbandonato il mondo della tv e, più in generale, della produzione di contenuti video. Dopo la cessazione delle attività sulle reti in chiaro, il gruppo ha spostato il proprio focus sul settore kids, prima con i canali sulla pay tv, poi con la creazione di Kidsme. La società, istituita nel 2020, si è affermata, in poco tempo, come casa di produzione sia per gli LCN del gruppo, sia per altri importanti attori del settore, broadcaster e non.
Free-to-air addio
Nel 2019 il gruppo De Agostini aveva deciso di concentrare le proprie attività nel mondo tv solo sui canali Sky, abbandonando la sfera free-to-air. Ad oggi, le due reti visibili sulla pay tv sono DeA Junior e DeAKids.
Kidsme srl
Contestualmente, il gruppo ha dato il via alle attività di Kidsme srl, società, come si intuisce dal nome, dedicata alle produzioni del mondo kids&family. Ma non solo: infatti, il nuovo team di casa De Agostini si occupa anche di distribuzione dei contenuti che escono dagli studios.
Produttori e fornitori
L’attività di Kidsme, infatti, non è legata soltanto ai canali pay del gruppo: gli studi sono una fucina di produzioni anche per gli altri player. Marchiati DeA sono, ad esempio, format come Next level, in onda su Rai Gulp, o Super Benny, realizzato per Warner Bros. Discovery.
Kidsme e gli OTT
Non solo contenuti realizzati ad hoc: anche produzioni originali Kidsme dedicate ai canali De Agostini sono distribuite sui principali OTT. La serie New school, infatti, è contemporaneamente disponibile sui canali Sky, sul relativo servizio on demand e su Netflix, mentre si prepara al lancio su Prime Video.
I numeri di Kidsme
Gli studios, guidati da Nicola Drago, hanno registrato, nel 2021, un valore della produzione pari a 4,75 milioni di euro (in crescita sul 2020, quando il valore era 3,36 milioni). Il patrimonio netto, invece, consta di 2,9 milioni di euro, contro i 2,8 del precedente esercizio. L’attività del gruppo editoriale nel campo delle prodizioni per il target kids sembra dunque procedere bene, nonostante le difficoltà legate alla fascia d’età di riferimento.
Target difficile
I giovanissimi, infatti, sono sempre più distanti dalla tv lineare e dalle sue logiche, abituati ormai alla fruizione on demand, soprattutto su dispositivi mobili. Aspetto, come visto sopra, incluso nelle attività di Kidsme e che sicuramente contribuisce al risultato positivo della società. (A.M. per NL)