Tra le fasce competitive del mercato pubblicitario nazionale, due sono le regine che imperano sovrane sul comparto: Publitalia, concessionaria esclusiva di pubblicità del Gruppo Mediaset in Italia, e Rai Pubblicità, suo diretto competitor.
Da sole, le due società controllano circa l’80 % del mercato. In soldoni, sono il mercato. L’analisi economica del comparto dei servizi d’intermediazione pubblicitaria riporta che la concessionaria del Biscione (che controlla il 57% del mercato) ha chiuso settembre con un +3,4% rispetto allo stesso mese del 2014, ottobre con un +2%, e prevede un aumento anche per il mese di novembre che dovrebbe superare il 2%. In definitiva, Publitalia punta a chiudere complessivamente il 2015 non solo in positivo, ma anche con un lieve (ma proficuo) rialzo sul 2014, intorno al +1%. La decisa tendenza al segno più viene confermata anche da Rai Pubblicità che mostra incrementi ancor più ragguardevoli negli ultimi mesi del 2015: la società, che detiene il 20% del comparto, consegue una rilevante performance nel mese di settembre, con un balzo in avanti del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; come confermato, poi, dallo stesso AD di Rai Pubblicità, Fabrizio Piscopo, “ottobre è a +19%, novembre a +10% e si conta di finire il 2015 in pareggio rispetto al 2015” (ovvero al netto dei Mondiali di calcio 2014). C’è da dire, tuttavia, che, nonostante questi ultimi mesi abbiano presentato percentuali piuttosto soddisfacenti, il bilancio consolidato di gruppo registrato nel periodo precedente non ha certamente esaudito le aspettative delle due concessionarie, che pertanto finiranno questo 2015 confermando gli stessi risultati del 2014 o, al massimo, mostrando crescite di poco rilievo. Se poi consideriamo che, a detta di molti analisti, l’andamento della raccolta pubblicitaria televisiva costituisce proiezione anticipata del futuro andamento dell’economia nei mesi futuri, permane un sensato pessimismo di fondo circa l’auspicata ripresa del sistema economico nazionale nell’anno 2016: per questo (o almeno sembra) i listini di Publitalia per i primi mesi del prossimo anno non subiranno alcuna variazione, e tutto tace quanto eventuali aumenti delle tariffe previste nel lungo periodo, salvo un’improvvisa ripresa del mercato di cui, attualmente non si ha alcun sentore. Peraltro i manager della concessionaria del Biscione sembrano soddisfatti delle tariffe del corso delle ultime stagioni e, attualmente, non sentono l’impellente necessità di rialzare i listini nelle prossime settimane. Rai Pubblicità, invece, ha già dichiarato che i prezzi del trimestre gennaio- marzo subiranno una crescita del 2.5%, con un aumento del costo per GRP sul target commerciale 25-54 anni dell’1,5%, soprattutto sulla scia di programmi consolidati ed eventi clou come il Festival di Sanremo 2016 che, da solo ha chiuso con un saldo attivo di 6 mln di euro e una raccolta netta di 21 mln. (S.F. per NL)