Cosa sta succedendo al mercato pubblicitario? Nonostante tutti gli indicatori segnalassero criticità elevatissime per via della crisi economica da Covid-19, da qualche settimana si è registrata un’inaspettata inversione di tendenza.
Nell’ultimo bimestre (novembre/dicembre 2020) il settore infatti è tornato velocemente a crescere. Addirittura con percentuali superiori a quelle del 2019.
Mediaset conferma: nell’ultimo bimestre mercato pubblicitario per quanto ci riguarda a +6-7% rispetto al 2019
“Prevediamo nel secondo semestre 2020 una crescita dei ricavi pubblicitari in Italia di circa il 4% rispetto al pari periodo 2019. In particolare, nell’ultimo bimestre dell’anno si sta registrando un’accelerazione della crescita intorno al 6%-7%”, conferma in una nota inviata a NL Mediaset.
Tendenza comune
Da una ricognizione da noi effettuata il trend è convalidato anche da altri operatori, non solo televisivi. Diverse concessionarie anche radiofoniche e dell’editoria online attestano infatti una maggiore richiesta registrata nelle ultime settimane con volumi (di prenotazione) migliori del periodo omogeneo del 2019. Stessa tendenza da parte degli OTT del web.
Spostamento commercio fisico verso e-commerce stimola mercato pubblicitario
A trascinare la crescita pare sia soprattutto lo sviluppo dell’e-commerce. In particolare quello determinato dalle attività fisiche che, a seguito del Covid-19, si stanno trasformando, migrando sulle piattaforme online. Con ovvie necessità di promozione.
“Riteniamo che anche sul mercato locale ci saranno ricadute positive, se i player sapranno intercettare le esigenze dell’e-commerce di prossimità, che si sta sviluppando in modo impressionante, spinto dall’esigenze indotte dal Covid-19“, rileva Giovanni Madaro, economista di Consultmedia che in un report ha tracciato l’andamento di questo segmento, prevedendo per il 2021 una crescita del 35% sull’ultimo quadrimestre 2020 (prima del Covid-19 non vi erano marcatori attendibili).
2021 con prospettive completamente differenti. Ma positive
Ovviamente una crescita dell’ultimo bimestre tra il 5 ed il 10% rispetto al 2019 non basterà a neutralizzare il generale segno negativo che marchia il mercato pubblicitario del 2020, ma lascia sperare in una riduzione del gap. E, soprattutto, in un 2021 promettente, perché fondato su un e-commerce con una progressione vertiginosa che proseguirà negli anni successivi (cfr. immagine apertura relativa al mercato USA). (E.L. per NL)