(ADG Informa) – Richiamo disciplinare. Ecco la reazione di Mediaset nei confronti di Silvia Brasca e Roberto Pavone, da venti anni giornalisti per l’azienda, collaboratori di Mentana a Matrix. I due sono colpevoli di avere espresso liberamente la propria opinione sul “caso Mentana” su “Sorrisi e canzoni Tv”, settimanale Mondadori. Per Silvia Brasca la decisione dell’azienda è stata “ingiusta, irriconoscente e sproporzionata”, mentre Roberto Pavone considera l’accaduto “traumatico, brutale e immotivato”. Per l’azienda, però, sono considerazioni di carattere personale, lesive dell’immagine e della reputazione del gruppo. In difesa dei due giornalisti si è levato un coro unanime di voci, dal sindacato allo stesso Mentana. La Federazione nazionale stampa italiana (FNSI) si dichiara vicina ai colleghi e, come si legge in una nota, “ne rivendica il diritto di espressione salvaguardato dalla Costituzione, dalle leggi e dalla disciplina del lavoro. Il dissenso sulle scelte opinabili non può essere compresso, né oggetto di censura o ritorsioni”. Stessa visione anche per l’Associazione stampa romana, che si auspica si sia trattato di un errore o eccesso di zelo da parte di Mediaset. Sia la Fnsi sia Stampa romana chiedono all’azienda di ritirare il richiamo disciplinare. “Lasciate stare chi lavora da voi da venti anni” è stato invece il commento rivolto direttamente a Mediaset da parte di Enrico Mentana, ospite da Michele Santoro ad Annozero.