La sfida che Discovery Channel ha davanti è sicuramente impegnativa: appassionare gli italiani ad argomenti sino ad ora considerati di nicchia, come scienza, ambiente e tecnologia. Impegnativa, ma non impossibile, soprattutto se si considera che per avere successo quelli di Discovery Channel dovrebbero “solo” convincere i telespettatori del Bel Paese del fatto che i propri programmi scientifici non hanno sicuramente le proprietà soporifere del più tradizionale Quark. Per farlo il management del colosso internazionale pensa a format giovani, ispirati ai reality show, con molta presa diretta e con la videocamera pronta ad immedesimarsi in chi si immerge in un’esperienza di apprendimento sul campo. Mischiare informazione e intrattenimento sembra dunque essere la chiave per conquistare quel gruppo di persone che costituisce il target di riferimento per un canale come Discovery Channel, i 25-29enni europei. Giovani che vogliono ancora divertirsi, ma anche essere informati su attualità e tecnologia. Giovani che con calma vogliono diventare adulti, ma non dimenticano i vecchi hobby, come gli sport, i motori e tutti quei fantastici dispositivi elettronici. A guardare i risultati questa ricetta sembra essere vincente. Nell’ultimo periodo gli ascolti del pacchetto di canali trasmessi da Discovery sono cresciuti del 38%. E l’obiettivo dei dirigenti Discovery è quello di continuare su questa strada, anche grazie alla messa appunto di un nuovo piano di sviluppo delle attività, previsto per fine ottobre. (Davide Agazzi per NL)