da Franco Abruzzo.it
Oggetto del contendere, in particolare, un emendamento del Governo che, nel prevedere la riassegnazione delle frequenze per le trasmissioni televisive in tecnica digitale terrestre, secondo Pd, Idv e Udc conteneva una norma ‘salva-Rete4’. Il Governo, dopo una battaglia d’aula che sembrava mettere a rischio la conversione in legge del decreto, ieri ha accettato di eliminare la misura contestata. Un ordine del giorno presentato dal leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, per dar seguito alla sentenza della Corte di giustizia per le frequenze da assegnare a ‘Europa7′ è stato respinto. Con un altro emendamento, l’Esecutivo, saltando le procedure previste dalla legge, ha dato il via libera alle convenzioni autostradali siglate da varie società con Anas e in attesa di ratifica. L’emendamento inizialmente era dedicato alla sola convenzione con Autostrade per l’Italia. Poi, una riformulazione decisa in Commissione ha esteso l’approvazione a tutte le convenzioni in attesa di ratifica, incluse quelle che sarebbero state firmate fino all’entrata in vigore della legge di conversione, fra un paio di settimane. Alcuni parlamentari dell’opposizione hanno contestato la norma, perchè così si sarebbero approvati a scatola chiusa accordi ancora da scrivere. Una contestazione ritenuta fondata dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, che ha suggerito al Governo un’ulteriore riformulazione dell’emendamento per limitare le convenzioni da approvare a quelle siglate al momento della promulgazione del decreto, l’8 aprile scorso. Il suggerimento e stato accolto dal Governo; una procedura efficace ma inconsueta che ha sollevato proteste bipartisan. Fra le norme originarie del decreto, i primi due articoli sono dedicati al recupero degli aiuti di Stato indebiti, ora più facile. (RADIOCOR)
TV: CAMERA CONCLUDE ESAME DL UE, ATTESO VOTO FINALE = IDV E UDC CONTRO CONFLITTO INTERESSI PREMIER- DI PIETRO, NO A DIALOGO
Roma, 29 mag. (Adnkronos) – Rush finale per il decreto legge sugli obblighi comunitari. L’aula di Montecitorio ha concluso il dibattito e l’esame di emendamenti ed ordini del giorno sul provvedimento oggetto fino a ieri dell’ostruzionismo dell’opposizione a causa del cosiddetto emendamento ‘salva rete4’, poi modificato dal governo. I lavori dell’aula sono ripresi alle 10,45 con le dichiarazioni di voto trasmesse in diretta televisiva e il voto finale è atteso per le 11,30. Il decreto legge prevede anche la modifica della convenzione tra Anas e Autostrade per l’Italia e dovrà poi passare al Senato per il voto definitivo che dovrà avvenire entro l’8 giugno. Tra gli iscritti a parlare, Antonio Di Pietro,m che si rivolge ironico al premier assente in aula: «Signor presidente del Consiglio, mi rivolgo a lei anche se è assente. Le dico che ‘nun se pò fà. Non si possono usare le istituzioni per farsi emanare le leggi di cui si ha bisogno a scopi privati. Dopo l’intervento del leader dell’Italia dei valori prende la parola Michele Vietti dell’Udc che sottolinea: “L’opposizione è riuscita ad ottenere lo stralcio della cosiddetta norma salva Rete4. Questo è un risultato positivo per tutti. Dimostra che quando l’opposizione fa il suo dovere e mestiere, è benefica per tutti”. Aggiunge l’esponente centristra: “Purtroppo, l’ombra del conflitto di interessi è aleggiata continuamente in questi nostri discorsi e ha viziato in qualche modo il risultato finale. L’opposizione ha contribuito a contenere questa tentazione dilagante del conflitto di interessi”. (Adnkronos)