Abbiamo ormai imparato a conoscere Urbano Cairo, imprenditore di successo le cui aree di interesse spaziano dal settore editoriale con, tra gli altri, RCS MediaGroup; al ramo pubblicitario, con la concessionaria Cairo Pubblicità; fino all’area televisiva, con i canali La7, La7d, Cartoon Network e Boomerang.
In queste settimane, l’attenzione del patron del Torino FC è focalizzata sui diritti televisivi del Giro d’Italia, detenuti da RCS Sport, proprietaria non solo della corsa rosa, ma anche di altre gare ciclistiche ormai classiche per gli appassionati di due ruote, come la Milano – Sanremo, la Tirreno – Adriatico e le Strade Bianche.
Durante la presentazione dell’edizione 2019 di questo evento di assoluto rilievo nel panorama sportivo italiano e non solo, il Presidente e Amministratore Delegato di RCS MediaGroup ha dichiarato che “per il nostro Gruppo lo sport è un asset fondamentale che continuiamo a sostenere e alimentare attraverso La Gazzetta dello Sport e RCS Sport. Il Giro d’Italia è uno dei pilastri su cui poggiano le nostre certezze e che negli ultimi anni è cresciuto moltissimo. Questo Giro tutto italiano permetterà di far conoscere le eccellenze del nostro Paese al Mondo, grazie alle immagini televisive e ai mezzi di comunicazione che verranno messi in campo. Sono certo che, anche nel 2019, la nostra corsa sarà un evento all’altezza della sua storia e della sua tradizione”.
Proprio per il sempre maggior prestigio di questa manifestazione, Cairo ha alzato del 50% il prezzo per i diritti televisivi, da 12 milioni di euro all’anno a 18 milioni: “Ho indicato quella cifra perché il Giro ormai vale quella cifra. La Rai è interessata e ha comunque un diritto di prelazione. Ma potrebbero esserci anche altri gruppi televisivi propensi a trasmettere la manifestazione in parte pay, in parte in chiaro”, ha dichiarato l’imprenditore, come riporta il quotidiano Italia Oggi.
A fronte dell’ormai scaduto contratto Rai, i competitor Mediaset, Sky e Discovery potrebbero sfruttare il momento per scalzare la tv pubblica dalla partita per la messa in onda della nota gara ciclistica: i pretendenti alla maglia rosa partiranno l’11/05/2019 da Bologna e, attraverso un tracciato in cui predominano le salite, arriveranno il 02/06/2019 a Verona. Tra le varie emittenti, se da un lato, Sky e Discovery, in via informale, si sono già chiamate fuori; dall’altro lato, visto il comportamento nelle ultime aste per i diritti tv, è poco probabile che Mediaset abbia intenzione di investire nel Giro. C’è la possibilità, però, che rimanga tutto “in famiglia”, quindi che il Giro d’Italia venga trasmesso su La7.
Le tre settimane della corsa rosa potrebbero dare al canale di punta del gruppo Cairo una spinta significativa per il 2019. Ma se questa è solo un’eventualità, la certezza è che La7 sta andando davvero molto bene.
Per quanto riguarda gli ascolti in prima serata, a novembre la media di share è stata del 5,15%, superando Rete4 (al 4,21%) e dando del filo da torcere a Italia 1 (al 5,16%). Considerando, invece, le entrate derivanti dalla raccolta pubblicitaria, la rete – stando alle stime – dovrebbe chiudere il semestre da luglio a dicembre con un incremento del 18% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di un ottimo risultato se si considera l’andamento generale del settore, caratterizzato da un rallentamento degli investimenti pubblicitari sulla televisione generalista: a ottobre Mediaset ha registrato un -1% rispetto allo stesso mese del 2017 e Rai addirittura -7,7%.
Una conclusione d’anno più che positiva, un trend destinato a proseguire anche per i prossimi mesi. (G.C. per NL)