Per chi ricordasse il 30 ottobre come giorno fatidico del sospiratissimo Cda Auditel, nessun lapsus: la riunione del board è stata ufficialmente anticipata. A domani.
Uno switch temporale alla cui base potrebbe sottendere la necessità dei soci Auditel di convocare il Consiglio il prima possibile, non solo per scovare la tanto auspicata soluzione in grado di arginare e superare validamente l’impasse, ma anche per estinguere sul nascere il maremoto di polemiche che imperversano senza fine dal giorno in cui la società ha deciso per l’oscuramento delle rilevazioni dati: sono passate appena due settimane e già non si contano le incalzanti diatribe che rimpinzano i media delle opinioni più disparate sullo “scandalo Audigate”. E se poi il malcontento serpeggia sino in Parlamento con una mozione che alcuni già definiscono “anti- Auditel”, se Agcom fa partire l’istruttoria sulla società rilevazioni, se in molti esaltano lo Smart Panel Sky come un sistema molto più innovativo ed all’avanguardia, ecco che i tempi di risoluzione vanno anticipati, e in fretta. Vi è da dire, tuttavia, che se fin da subito si registravano non poche perplessità quanto ai 15 giorni di stop rilevazioni, periodo ritenuto non sufficiente a raccogliere le informazioni necessarie per salvare il salvabile, non è difficile intravedere una corrente maggiormente disillusa, ora che la riunione è stata anticipata, anche se di pochi giorni. Del piano che Nielsen potrebbe prospettare al Cda per far fronte all’emergenza non vi è ancora nulla di certo, anche se, a quanto anticipato da Il Sole 24 Ore, la società fornitrice di servizi Auditel potrebbe proporre, tra i punti chiave, sette mesi per mettere a punto il nuovo campione, e una spesa di 8 mln di euro a carico della stessa Nielsen per portare a termine l’operazione. Nella proposta ci sarebbe inoltre la certificazione dell’algoritmo e dei controlli sui comportamenti di visione affidata a una società di certificazione esterna, che Auditel dovrà scegliere tra Deloitte, EY, Kpmg e Pwc. Nielsen si assumerebbe inoltre la responsabilità dell’accaduto sollevando Auditel da eventuali contenziosi, e si impegnerebbe a mettere a punto un disclaimer per far presente che è in corso la ricostituzione del panel. La riunione del board sarà preceduta al mattino dal Cda di Upa ( che esprime 10 dei 3o consiglieri d’amministrazione Auditel): il presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi (foto) si è detto “fiducioso in una soluzione”. E continua affermando: “Non voglio prendere nemmeno in considerazione l’ipotesi che il 27 ottobre Auditel decida di sospendere la diffusione dei dati fino alla formazione del nuovo panel allargato. Otto giorni fa è nato un cantiere, volto a cercare la soluzione per fornire al mercato i dati. In Auditel si sta lavorando a testa bassa per rimettere la società nelle condizioni di ripubblicare i dati.” L’orientamento prevalente tra i soci Auditel sembra al momento quello di far riprendere la pubblicazione dei dati, che risponderebbe al gradimento soprattutto di Mediaset e La7, anche se dovremo attendere la giornata di domani per apprendere le decisioni del Cda. (S.F. per NL)