Auditel potrà rilevare con precisione i dati riferiti all’addressable advertising, grazie anche alle nuove metriche di misurazione TSV. La tv sempre più come il web.
Auditel e addressable advertising
In un comunicato stampa diffuso nella mattinata dell’8 giugno, Auditel ha annunciato di aver integrato, nelle proprie rilevazioni, anche le sostituzioni degli spot pubblicitari nel contesto dell’addressable advertising.
Rilevazioni in tempo reale
D’ora in avanti, le sostituzioni degli spot pubblicitari erogati in modalità lineare, con quelli indirizzati ad utenti specifici, potranno essere rilevate in tempo reale. Questa nuova misurazione consentirà di ottenere valutazioni sugli andamenti delle campagne con dati certi, al netto delle sostituzioni di cui sopra.
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Si parte con il satellitare
Per ora le misurazioni sono disponibili solo per la tecnologia satellitare “Ma presto disponibile per tutte le tecnologie massive”, si legge nella nota di Auditel. Un passo avanti nel costante processo di convergenza tra TV tradizionale e digitale.
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Addressable advertising
L’addressable advertising costituisce uno strumento importante per gli investitori pubblicitari e per i broadcaster. Esso permette, infatti, di sostituire spot lineari, trasmessi indistintamente su tutti gli apparecchi, con contenuti pensati per particolari target, indirizzati alle tipologie di telespettatori prescelte.
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Logiche del web per la tv
Un nuovo modo di fare pubblicità, dunque, mutuato da meccanismi ben noti e utilizzati sul web. L’advertising online si serve delle ricerche effettuate, degli interessi mostrati sui social e della geolocalizzazione degli utenti. Tramite questi fattori è possibile mostrare annunci mirati e personalizzati.
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Smart TV
Con l’arrivo delle smart tv, questo sistema di advertising si è potuto spostare anche sugli schermi televisivi, innovando fortemente le campagne pubblicitarie su questo mezzo.
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Time Shifted Viewing
Altra novità annunciata da Auditel è l’allargamento della finestra temporale del Time Shifted Viewing (TSV). Si tratta della misurazione delle visualizzazioni successive alla messa in onda dei programmi della tv lineare. Dal 31 maggio, la validità del conteggio è passata da 7 a 28 giorni.
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Le necessità del settore
Questo ampliamento si è reso necessario per andare in contro a tre necessità fondamentali del settore. Il primo è il recupero dell’ascolto non attribuito, ovvero tutti gli ascolti successivi al precedente limite di 7 giorni che non entravano dunque nelle misurazioni. Oggi, con i cambiamenti di fruizione e gli sviluppi tecnologici in atto, è indispensabile poter tenere conto anche di questi ascolti.
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La tv come il web
In secondo luogo, l’estensione del limite della misurazione degli ascolti in differita porta a un allineamento, almeno sotto questo punto di vista, delle logiche della tv tradizionale a quelle del digitale. Sul web e sugli OTT il limite non è infatti presente, garantendo un dato attendibile.
Auditel e gli omologhi europei
In ultima battuta, questa operazione porta Auditel ad adeguarsi alle metriche dei principali omologhi europei.
TSV e addressable advertising
L’estensione del limite di misurazione degli ascolti diventa così uno strumento di supporto per il rilevamento dell’addressable advertising. Le campagne di questo tipo hanno, infatti, bisogno di dati molto precisi per meglio targettizzare i propri contenuti. Una rilevazione degli ascolti più a lungo termine, dunque, non può che aiutare gli investitori nella profilazione dell’utente tipo da raggiungere con il proprio spot. (A.M. per NL)
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