Dall’acquisizione per quasi 49 miliardi di dollari di Direct Tv doveva nascere il colosso delle pay-tv e della telefonia con una base di 26 milioni di abbonati.
E invece ora At&t sta valutando la (s)vendita del principale provider di tv satellitare americano.
Sono passati appena cinque anni dalla maxi acquisizione e non è la prima volta che il colosso delle telecomunicazioni At&t considera l’ipotesi di una possibile cessione della pay tv. Tra i progetti vi era pure la fusione degli asset con la società rivale Dish Network (non andato a buon fine per via di questioni relative alle politiche antitrust).
Cessione Direct Tv: una svendita da 20 miliardi di dollari
Questa volta però la decisione sembra essere definitiva, non senza delle perdite evidenti. Il gruppo guidato dall’a.d. John Stankey sarà infatti costretto a svendere l’emittente per circa 20 miliardi di dollari, se non di meno. Meno della metà del prezzo di acquisto.
Una svalutazione dovuta senz’altro al declino della tv tradizionale, ma anche al calo vertiginoso di abbonati.
La spietata concorrenza dei big dello svod (Netflix, Disney+, Hulu & Co.) ha fatto perdere milioni di clienti nel corso degli ultimi anni.
Trattative con fondi di private equity
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il colosso tlc avrebbe, dunque, avviato delle trattative con alcune società di private equity: Apollo Global Management e Platinum Equity. Gli accordi sarebbero ancora in una fase preliminare, tuttavia non si esclude che ai due fondi si aggiungano altri investitori oppure concorrano dei gruppi dell’entertainment avanzando delle offerte congiunte.
Al momento non è dato sapersi.
Cessione Direct Tv punto cruciale
Ad ogni modo, la cessione della tv satellitare, su cui il gruppo aveva tanto puntato nell’ottica di portare avanti una strategia di diversificazione dei media, ha sempre rappresentato un punto cruciale.
Il fondo Elliott Management, guidato dal finanziarie Paul Singer (che ha investito 3,2 mld di dollari nella società), contrario alle recenti acquisizioni di At&t, aveva infatti reso noto di voler dismettere gli asset considerati non strategici, tra cui proprio Direct Tv. (G.S. per NL)