Con una miscela di repliche e film azzeccati, la nuova direzione Salini sembra aver prodotto un buon palinsesto per La7d: gli ascolti sono cresciuti del 25%, con un grosso impatto sullo share complessivo del network.
Fabrizio Salini, che da fine 2015 dirige le reti La7, sembra aver trovato la ricetta giusta per il rilancio di La7d: il trend di crescita del canale, infatti, risulta essere positivo nell’ordine del 25%. Per comprendere la portata, anche economica, dell’intervento di Salini, basta confrontare i risultati di La7d con quelli del canale Nove di Discovery: nonostante il posizionamento lcn più favorevole (La7d è al 29) ed un palinsesto che arriva a costare più del doppio di quello realizzato da Salini, da gennaio la media di share si aggira intorno allo 0,8%, non lontano dallo 0,7% realizzato da La7d nelle prime settimane di maggio. E l’impatto sui network complessivi si fa subito sentire: in prima serata i canali La7 raggiungono il 4,8% di share, superando il 4,5% realizzato da tutti e 7 i canali Discovery. L’offerta La7d propone al proprio pubblico, prevalentemente femminile, una miscellanea di repliche sul mondo della cucina e di serie tv come Sex and the City e Grey’s Anatomy; non mancano anche film di qualità che arrivano a toccare l’1% di share in prima serata. Mentre i dati Auditel vedono in grossa difficoltà Mediaset e Rai, che nel prime time perdono rispettivamente 0,6 e 1,2 punti di share, l’accoppiata Cairo-Salini è già al lavoro per lancio sempre più prossimo di altri canali DTT del content provider La7. Dal 1° gennaio 2017 l’editore piemontese, quale network provider, dovrebbe infatti mettere a regime il nuovo multiplex nazionale operativo attraverso i diritti d’uso acquisiti dallo Stato nella gara per il dividendo interno (di cui stato unico aggiudicatario), che con 22,4 Mbit/s di capacità disponibile potrà veicolare contenuti terzi e propri. (G.C. per NL)