Netflix vive solo di abbonamenti. I suoi competitor ancora (troppo) della componente pubblicità. La pandemia l’ha quindi proiettata al secondo posto per ricavi televisivi in Europa. Ma gli analisti avvertono: attenzione fra pochi anni Netflix sarà completamente autosufficiente.
Al primo posto per ricavi televisivi in Europa Sky (Comcast) col 12%. Al 3° posto Ard (5,7%), seguita da Bbc (4,2%), Canal+ Group (3,2%). Sotto il 3% ci sono France Télévisions (2,8%), Vodafone (2,7%), Rtl Group (2,6%), Liberty Global (2,4%), Deutsche Telekom (2,4%), Mediaset (2,3%), Rai (2,1%) e Amazon (2%).
Rilevante che il 46,6% del totale mercato sia ancora generato da altri soggetti.
Netflix verso la completa austosufficienza
La società di distribuzione via internet di film, serie televisive e altri contenuti d’intrattenimento a pagamento fondata nel 1997 da Reed Hastings e Marc Randolph in California è ora il secondo gruppo tv per ricavi in Europa.
E in pochi anni sarà completamente autofinanziata rispetto a molte emittenti commerciali leader. Il suo assetto economico-finanziario indica che è in grado di produrre una quantità di contenuti di qualità che la maggior parte dei competitor europei non potrà raggiungere.
Squilibrio globale/locale
Lo squilibrio tra globale e locale accelererà ulteriormente lo spostamento verso lo streaming on demand, che pesa sulle fasce di età più anziane, così come su quelle giovani.
L’analisi dei ricavi televisivi in Europa di Ampere Analysis
Secondo un’analisi dei ricavi tv in Europa di Ampere Analysis sulla base dei ricavi generati nel Vecchio Continente nel 2020 Netflix pesa per il 6,1% dei ricavi generati all’interno del mercato televisivo europeo.
Sky per ora ancora al primo posto
Il primo posto spetta ancora a Sky (Comcast) che detiene una quota pari al 12%. Terzo posto per la tedesca Ard (5,7%), seguita da Bbc (4,2%), Canal+ Group (3,2%), France Télévisions (2,8%), Vodafone (2,7%), Rtl Group (2,6%), Liberty Global (2,4%), Deutsche Telekom (2,4%), Mediaset (2,3%), Rai (2,1%) e Amazon (2%). Rilevante che il 46,6% del totale mercato sia ancora generato da altri soggetti.
Merito della pandemia
In realtà lo scatto di Netflix non è un suo merito, ma un demerito altrui, in quanto conseguenza dell’arretramento del mercato pubblicitario, principale fonte di ricavi per gli altri player in Europa.
L’avvertimento ai concorrenti (e al mercato audiovisivo)
Secondo gli analisti di Ampere Analysis, “In pochi anni Netflix sarà autofinanziata rispetto a molte emittenti commerciali leader. Il suo assetto economico-finanziario indica che è in grado di produrre una quantità di contenuti di qualità che la maggior parte dei competitor europei non potrà raggiungere. Lo squilibrio tra globale e locale accelererà ulteriormente lo spostamento verso lo streaming on demand, che pesa sulle fasce di età più anziane così come su quelle giovani”. (E.G. per NL)