Nel settore tv lineare, gli ascolti medi giornalieri del primo trimestre dell’anno (gennaio-marzo) mostrano, rispetto al corrispondente periodo del 2022, una flessione del 5,8% (da 9,61 a 9,06 milioni) nel giorno medio; un simile andamento (-5,5%) si registra anche per la fascia oraria del “prime time” (da 22,23 a 21,02 milioni di spettatori). Lo spiega Agcom nel rapporto 2/2023 dell’Osservatorio sulle comunicazioni.
Le fasce
“Ampliando l’arco temporale dell’analisi – si legge nel rapporto 2/2023 – gli ascolti del 2023 si sono ridotti di 2,73 milioni (-11,5%) nella fascia “prime time” e di 1,00 milioni (-9,9%) nel “giorno medio” rispetto al corrispondente valore del primo trimestre 2019, a testimonianza del crescente gradimento da parte del pubblico dell’offerta in streaming di contenuti video”.
RAI avanti a Mediaset
Nei primi tre mesi dell’anno, con riferimento agli ascolti medi giornalieri dei principali gruppi editoriali televisivi dominanti nella tv lineare, nel giorno medio la Rai guida la classifica con 3,55 milioni di telespettatori (39,2% di share) seguita da Mediaset con 3,40 milioni (37,5%).
Discovery, Sky, La7
Maggiormente distanziati risultano Discovery (690 mila), Comcast/Sky (630 mila) e Cairo Communication/La7 (340 mila).
Tendenze della tv lineare
Rispetto ai corrispondenti dati del 2022 sulla tv lineare, Agcom annota “un calo maggiormente intenso per la Rai (280 mila spettatori giornalieri in meno rispetto ai 200 mila in meno di Mediaset), Cairo Communication/La7 mostra una flessione di 90 mila ascolti giornalieri mentre per Discovery e Comcast/Sky non si osservano variazioni di rilievo”.
Prime time
Propensione analoga è registrata nel “prime time”. “Nel periodo gennaio-marzo 2023 la Rai ha avuto ascolti medi giornalieri per 8,56 milioni (40,7% share), contro i 7,83 di Mediaset (37,3% share), con una flessione dei telespettatori rispetto al corrispondente periodo del 2022 che risulta pari a 670 mila per Rai e a 570 mila per Mediaset”, sottolinea Agcom.
La7 nel prime time
Allo stesso tempo, il gruppo Cairo Communication/La 7 nel “prime time” registra ascolti pari a 1,02 milioni (4,8% di share), in calo di circa 210 mila ascoltatori rispetto al primo trimestre 2022.
… insieme a Sky e Discovery
Crescono gli spettatori di Comcast/Sky, che passano da 1,41 a 1,47 milioni di spettatori (+4,3%%) mentre gli ascolti di Discovery rimangono stabili (1,39 milioni).
I gruppi minori
Gli ascolti dei gruppi televisivi minori mostrano, nel periodo gennaio-marzo, una crescita sia nel giorno medio (+60 mila) che nel prime time (+170 mila) rispetto al 2022. Ma tra il 2019 ed il 2023 il loro peso sugli ascolti complessivi nella fascia oraria “prime time” è sceso dal 4,5 al 3,6% e dal 6,7% al 4,9% nel “giorno medio”.
Andamento dei canali dei gruppi
Con specifico riferimento all’andamento dei principali canali dei gruppi editoriali sopra analizzati (Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rete 4, Canale 5, Italia 1, La7, TV8 e Nove), complessivamente nel giorno medio, su base annua, si registra una diminuzione di 540 mila spettatori (da 6,57 a 6,04 milioni, pari a una riduzione dell’8,2%), con flessioni non marginali per La7 (-22,7%), Rete 4 (-16,5%) e Rai 3 (-13,4%), mentre TV8 aumenta gli ascolti giornalieri del 13,4%.
Prime time
Analogo andamento è osservato da Agcom nel “prime time”, dove “gli spettatori complessivamente persi giornalmente dai nove canali considerati, su base annua, risultano 1,29 milioni (-8,0%), con i tre canali della Rai che flettono per circa 590 mila spettatori (da 8,03 a 7,43 milioni di spettatori, pari a –7,4%), quelli di Mediaset mostrano una diminuzione analoga (intorno ai 580 mila spettatori, pari a una riduzione del -9,4%)”.
La 7, Tv8, Nove
Gli ascolti di La 7 si riducono del 18,9% (da 1,14 a 0,93 milioni di spettatori giornalieri), mentre quelli di TV8 e Nove crescono, rispettivamente, del 14% e dell’8,0%. (M.R. per NL)