Scrive il Cadcons: "In una riunione svoltasi nella sede dei Monopoli di Stato con RAI e Endemol avvenuta venerdì scorso il Codacons – che ha raccolto centinaia di deleghe di teleutenti che intendono chiedere i danni alla RAI per "Affari tuoi’ – ha presentato le proprie richieste per rendere più trasparente il gioco dei pacchi".
Continua il comunicato dell’associazione di consumatori: "Nello specifico le richieste sono le seguenti: Innanzitutto che nessuno, ovviamente a partire dai concorrenti fino alla produzione, deve conoscere il contenuto dei "pacchi" per evitare che possano verificarsi interferenze umane sul gioco. O in ogni caso, al fine di evitare o comunque rendere residua la possibilità di interferenza umana (vietata tra l’altro dall’ art. 8 del D.P.R. 430 del 2001 che regola i giochi a premio) e riportare su di un piano di parità la produzione e il concorrente, è stata proposta una modifica nella modalità di svolgimento del programma quando rimangano due ultimi pacchi in gioco. E cioè quella di lasciare in ogni caso al concorrente, in tale ultima fase del programma, il diritto di cambiare il pacco in suo possesso con l’altro rimasto in gioco a suo insindacabile giudizio. Si sono discusse inoltre una serie di proposte riguardo, tra le altre cose, la partecipazione a turno delle Associazioni dei Consumatori iscritte nel C.N.C.U. per controllare il regolare svolgimento del gioco e la gratuità e rotazione della presenza del Notaio incaricato a vigilare sulla trasmissione. La RAI ha dato la propria disponibilità a discutere delle proposte, mentre Endemol ha opposto un netto rifiuto affermando che qualsiasi modifica al gioco, compresa la variante nell’ultima fase di gioco, sarebbe impossibile essendo il format proprietà degli olandesi e immodificabile. Il presidente del Codacons, avv. Carlo Rienzi, ha duramente contestato Endemol ricordando che la nostra legge obbliga al rispetto della casualità e pone il divieto assoluto di interferenza nella scelta dei vincitori, cosa che non è garantita con la conoscenza, da parte del c.d. "infame’ o "dottore’, del contenuto dei pacchi". Inoltre l’associazione ha ricordato che il Ministero dello Sviluppo economico ha vietato tutte le edizioni della trasmissione tranne quella in corso e che a breve il TAR si pronuncerà anche su quella in corso. Gli incontri, a questo punto proseguiranno tra RAI e Codacons per tentare una soluzione al contenzioso.