A+E television networks, emittente televisiva via cavo e satellitare statunitense, è un brand sicuramente ancor poco conosciuto in Italia.
Nel giro di due anni, tuttavia, potrebbe diventare il nuovo grande competitor di Sky, Discovery o Viacom nell’ambiziosa partita televisiva sulla Penisola. Il network A+E televisions networks llc (Arts & entertainment) nasce negli Usa nel 1984 ed è una joint venture al 50% tra Walt Disney co. e Hearst co, valutata oltre 20 mld di dollari e con asset iscritti al bilancio 2016 per un valore di 7,12 mld di dollari. Crea e distribuisce canali tv come A&E (serie), History (storia), Lifetime (femminile), Lmn (femminile), Fyi (For your inspiration, genere avventura) e Viceland (attualità e documentari, anche perché A+E controlla circa il 20% del capitale di Vice media), e i suoi brand raggiungono oltre 335 mln di famiglie nel mondo, con una forte copertura negli Stati Uniti dove sono disponibili nell’80% delle abitazioni. In Italia è attivo con i due canali History e Crime+Investigation (entrambi diffusi sulla piattaforma a pagamento di Sky) e, da ottobre 2013, ha creato la società A+E television networks Italy srl, con l’obiettivo di seguire e controllare al meglio un mercato che ritiene molto significativo. La novità di A+E in Italia è che domani parte un nuovo canale, al 119 della piattaforma Sky: si chiama Blaze, e presenterà un palinsesto di intrattenimento, action, lavori pericolosi, motori, emozioni, per un pubblico di profilo generalmente maschile e un profilo simile a quello di Dmax (Discovery). Blaze è già partito a settembre in Irlanda e nel Regno Unito con una formula molto innovativa per il gruppo: è infatti il primo canale di A+E in chiaro sul mercato anglosassone, dopo il lancio (sempre in chiaro) di Lifetime in Turchia nell’aprile 2016. Il Blaze britannico sottopone un palinsesto che denota un mix dei programmi in onda su Crime+Investigation, su History e su Lifetime, per valorizzare in chiaro il meglio della programmazione disponibile solo a pagamento. Sarà senz’altro interessante rilevare se, dopo la sperimentazione in esclusiva su Sky, il brand statunitense voglia puntare anche sul mercato della tv in chiaro in Italia, che si sta dimostrando molto competitivo per titani come, appunto, Sky, Discovery, Viacom, e dove sta per arrivare pure Sony con i suoi canali Axn agli lcn 45 e 55 (ex Retecapri).
In altri mercati (Regno Unito e Turchia) sta già procedendo in tal senso, e pure sulla Penisola gli stessi amministratori di A+E television networks Italy annotano, nella relazione al bilancio 2016, “il proliferare dell’offerta di nuovi canali sul digitale terrestre”. La società tricolore, che ha come oggetto la “produzione e distribuzione di programmi tv in chiaro e in pay”, ha chiuso l’esercizio dell’anno precedente con un valore della produzione di 14,1 mln di euro (14,7 mln nel 2015), un utile di 1,4 mln (1,2 mln nel 2015) e un patrimonio netto pari a quasi 25 mln di euro. In particolare, i ricavi da vendita dei canali a Sky e da raccolta della pubblicità (curata da Sky media) si sono attestati a quota 13,6 mln di euro complessivi, con un calo di 772 mila euro rispetto al 2015 (319 mila euro in meno dalla vendita dei canali a Sky e 453 mila euro in meno dalla raccolta pubblicitaria). L’organico di A+E in Italiaconta su tre dirigenti, due quadri e 19 impiegati, per un totale di 24 unità. Il presidente del CdA è Christopher William Barry, mentre le operazioni sulla Penisola sono trainate dal General Manager Sherin Salvetti. Nei prossimi mesi su Crime+Investigation (canale 118 di Sky) e History (407 di Sky) sono in arrivo nuove produzioni italiane: in giugno, per esempio, il canale 118 di Sky presenterà un nuovo format in prime time dedicato ai web crimes, con una serie in quattro puntate di un’ora ciascuna. Su History, invece, è prevista a maggio la nuova produzione 1993 in due puntate, che partirà contemporaneamente alla serie di Sky. In ultimo potremmo anche azzardare che A+E television networks Italy srl voglia estendere le sue mire sulla partita dei diritti tv legati allo sport: negli Stati Uniti, infatti, lo scorso febbraio il colosso televisivo ha acquisito il 25% della Nwsl (la lega calcio femminile Usa) diventando, attraverso il canale tv Lifetime, sponsor ufficiale e broadcast partner della Lega con un contratto triennale al via in aprile. (S.F. per NL)
In altri mercati (Regno Unito e Turchia) sta già procedendo in tal senso, e pure sulla Penisola gli stessi amministratori di A+E television networks Italy annotano, nella relazione al bilancio 2016, “il proliferare dell’offerta di nuovi canali sul digitale terrestre”. La società tricolore, che ha come oggetto la “produzione e distribuzione di programmi tv in chiaro e in pay”, ha chiuso l’esercizio dell’anno precedente con un valore della produzione di 14,1 mln di euro (14,7 mln nel 2015), un utile di 1,4 mln (1,2 mln nel 2015) e un patrimonio netto pari a quasi 25 mln di euro. In particolare, i ricavi da vendita dei canali a Sky e da raccolta della pubblicità (curata da Sky media) si sono attestati a quota 13,6 mln di euro complessivi, con un calo di 772 mila euro rispetto al 2015 (319 mila euro in meno dalla vendita dei canali a Sky e 453 mila euro in meno dalla raccolta pubblicitaria). L’organico di A+E in Italiaconta su tre dirigenti, due quadri e 19 impiegati, per un totale di 24 unità. Il presidente del CdA è Christopher William Barry, mentre le operazioni sulla Penisola sono trainate dal General Manager Sherin Salvetti. Nei prossimi mesi su Crime+Investigation (canale 118 di Sky) e History (407 di Sky) sono in arrivo nuove produzioni italiane: in giugno, per esempio, il canale 118 di Sky presenterà un nuovo format in prime time dedicato ai web crimes, con una serie in quattro puntate di un’ora ciascuna. Su History, invece, è prevista a maggio la nuova produzione 1993 in due puntate, che partirà contemporaneamente alla serie di Sky. In ultimo potremmo anche azzardare che A+E television networks Italy srl voglia estendere le sue mire sulla partita dei diritti tv legati allo sport: negli Stati Uniti, infatti, lo scorso febbraio il colosso televisivo ha acquisito il 25% della Nwsl (la lega calcio femminile Usa) diventando, attraverso il canale tv Lifetime, sponsor ufficiale e broadcast partner della Lega con un contratto triennale al via in aprile. (S.F. per NL)