Periodo difficile per Abc Television group, comparto televisivo di Disney, che nell’ultimo anno ha avvertito un aumento dei costi della programmazione, assieme alla decrescita della raccolta pubblicitaria, dovuta anche al calo di ascolti dei canali del broadcaster: nell’ultima stagione, Abc ha perso l’11%, soprattutto tra gli spettatori tra i 18 e i 49 anni (target molto ambito dagli inserzionisti) e Disney Channel e Freeform sono calati addirittura del 20%. Anche i conti non sono un indice positivo: il risultato operativo è aumentato del 6% a 976 milioni di dollari, ma negli ultimi nove mesi i ricavi della divisione sono scesi del 22%. A Disney non resta che tagliare, sia sui costi che sul personale: secondo il Wall Street Journal il gruppo opererà il licenziamento di 300 dipendenti (su un totale di circa 10.000) mentre il responsabile della divisione Ben Sherwood sta varando un piano di riorganizzazione che dovrebbe portare ad un risparmio di 300 milioni di dollari (circa il 10% dei costi attuali). Sherwood ha dichiarato che, comunque, l’obiettivo di Abc Television è modificare il proprio modello, snellendolo e rendendolo sostenibile per poter proseguire con la produzione di conentuti per le proprie reti e per la vendita. Proprio la vendita di canali e contenuti è l’unica voce in aumento del comparto, ma con la recente decisione di Disney di ritirare i propri titoli da Netflix, verranno meno anche i ricavi degli show venduti alla nota piattaforma digitale. (V.D. per NL)