Buone notizie per Urbano Cairo, patron di La7 che, nel mese di settembre, può festeggiare un importantissimo risultato: uno share medio in prima serata che riesce a superare quello di Rete 4 e consolida ulteriormente la sua posizione nel panorama televisivo italiano.
Quindi, la settima rete, non solo incassa un +20% negli ascolti del mese appena conclusosi rispetto al settembre 2015, ma smentisce anche le preoccupazioni avanzate da diversi analisti in occasione dei cambi di proprietà degli lcn 8 e 9, andati rispettivamente in mano a Sky e Discovery. Buona parte del successo registrato negli ultimi 30 giorni, si può facilmente attribuire, almeno in parte, ad un vuoto concorrenziale nel panorama news (il principale per La7) dovuto alla cancellazione di Virus e Ballarò dal palinsesto Rai, avvenuto poco prima dell’estate e che fa sentire le sue conseguenze soprattutto al ritorno dal mare. Inoltre, come molti esperti del settore hanno evidenziato, la forza che La7 dimostra proprio sull’informazione, la fa apparire, in termini di qualità e quantità, quasi come un servizio pubblico, più di quanto riesca a fare la Rai; basti pensare che, lo scorso venerdì, il dibattito fra Zagrelbesky e Renzi riguardante il referendum costituzionale previsto per il 4 dicembre, ha raggiunto quota 8,04% di share, rimanendo dietro soltanto alle due reti ammiraglie della concorrenza, cioè Rai Uno e Canale 5. Da ricordare inoltre che, questi risultati, sono stati raggiunti senza l’apporto di Maurizio Crozza (che apparirà su La7 dal 7 ottobre fino a fine anno) da molti considerato la principale fonte di telespettatori del settimo canale e che, nel 2017, si sposterà su Nove di Discovery. (E.V. per NL)