In data 29/08/2018, a Berna, il Consiglio Federale ha sancito la prossima interruzione delle trasmissioni in DTT per la televisione svizzera.
Il provvedimento del Consiglio, che entrerà in vigore a partire dal 01/01/2019, ha infatti assegnato un nuovo tipo di licenza alle reti del gruppo SRG SSR (la società svizzera di radiotelevisione che gestisce il servizio pubblico radiofonico e televisivo svizzero): questa prevede, appunto, l’interruzione delle trasmissioni sul DVB-T a partire dal nuovo anno. Una scelta derivata primariamente dall’esigenza di ridurre i costi: attualmente SRG SSR gestisce poco più di 200 trasmettitori in digitale terrestre, ma in Svizzera soltanto l’1,9% delle famiglie utilizza tale piattaforma.
Come riportato dal periodico Golem.de, Edi Estermann, responsabile dell’ufficio stampa del gruppo SSR, ha sottolineato come il DTT sia utilizzato quasi esclusivamente su dispositivi secondari o terziari, in quanto le televisioni principali sfruttano la ricezione satellitare (comunemente detta tv via cavo), la quale rappresenta il principale strumento di diffusione.
Di conseguenza, SRG SSR sta suggerendo, in alternativa al vecchio sistema, di usufruire della ricezione satellitare (DVB-S), poiché il servizio di per sé è migliore: si può beneficiare, infatti, di una copertura garantita praticamente in tutta Europa – che si traduce nella possibilità di vedere anche più di 100 canali internazionali oltre a quelli della televisione svizzera – ed è disponibile la visione in HD poiché la trasmissione sfrutta il satellite Hot Bird (posizione 13° est).
A fronte di questo passaggio, non sarà richiesto ai telespettatori alcun abbonamento ulteriore, poiché, pagando il canone tv, si riceve una smartcard per la visione dei canali del DVB-S, disponibile – tra l’altro – anche per i cittadini svizzeri residenti all’estero, sicché l’onere sarà solo quello di installare una parabola e dotarsi di un ricevitore sat.
Pertanto, la popolazione elvetica dovrà pagare solamente il canone tv, che – a seguito dell’esito del referendum dello scorso 04/03/2018, finalizzato a chiederne l’abolizione sulla SSR – dal 01/01/2019 verrà abbassato a 365 franchi annui per le famiglie, mentre le imprese con un volume d’affari annuo superiore ai 500.000 franchi pagheranno tra i 365 e i 35.590 franchi all’anno, a seconda della quota d’affari. (D.D. per NL)