Vogliamo ricordare Silvio Berlusconi con alcuni aneddoti risalenti al suo esordio nell’editoria tv, quando, molto prima di altri, vide oltre il fenomeno delle tv libere.
Eppure “Sua Emittenza“, nella sua prima vita, quella di grande imprenditore edile, aveva vietato l’installazione delle antenne televisive sui palazzi di Milano 2 per questioni estetiche.
Piuttosto, un unico, enorme impianto di antenna centralizzato in una zona periferica della splendida (allora, ma forse anche oggi) cittadina satellite. Tutti gli edifici erano collegati via cavo, come in Svizzera e nelle nazioni piu’ evolute: per questo fu facile far nascere la TV via cavo di Milano 2, divenuta poi Telemilano 58, con l’antenna sul grattacielo Pirelli e ovviamente poi Canale 5.
Questa è la storia di quel progetto. Questo è il nostro tributo a Silvio Berlusconi.
Perché Canale 5?
Il 12/11/1979 veniva registrato a Milano il marchio di proprietà Fininvest (società fondata da Berlusconi l’anno prima) “Canale 5”. Il “5” stava a significare l’intenzione della nuova tv di piazzarsi subito dopo le tre reti RAI e Telemontecarlo.