Tumulto televisivo. Annunziata sbatte la porta alla Rai, La7 dà il due di picche a Santoro, ma tra i litiganti il terzo (Mediaset) non gode

L’atmosfera del mondo televisivo non è delle migliori: La7 rifiuta Santoro ad una passo dalla conclusione dell’accordo e Lucia Annunziata lascia la Rai.

Michele Santoro, praticamente con un piede nel La7, subisce la rottura delle trattative dell’accordo, in realtà già quasi concluso e fin troppo annunciato: l’editore dell’emittente di Telecom Italia Media motiva la rottura degli intenti sostenendo l’esistenza di inconciliabili posizioni riguardo alla gestione operativa dei rapporti. In realtà, l’anchorman di Annozero (e non solo) individua le vere ragioni del rifiuto in una influenza negativa ed incisiva proveniente dall’esterno: Berlusconi avrebbe fatto pressione sull’editore di La7 per ostacolare il perfezionamento dell’accordo. Tale ipotesi è giustificata dal fatto, non sottovalutabile, che l’intesa, oltre che ad essere prossima alla conclusione, è stata palesata in modo diretto dallo stesso telegiornale dell’editore coinvolto, nonché apprezzato dal marcato con una crescita record del titolo. Non ci sono prove a favore di tale tesi, ma basta affidarsi alla ragione per capire che La7, ospitando Annozero, avrebbe guadagnato un grande interesse industriale, il quale avrebbe contribuito al strutturarsi del terzo polo tv, chiaro pericolo per Mediaset. L’evidente conflitto di interessi tra Mediaset e La7 dà immediatamente una spiegazione, condivisibile o meno, alla decisione improvvisa ed ingiustificata di vanificare l’accordo, fatta salva ogni eventuale futura smentita da parte dell’editore dell’emittente televisiva. Al rifiuto di Santoro, si accostano le dimissioni di Lucia Annunziata ad aggravare lo scompiglio televisivo: la conduttrice della trasmissione “In mezz’ora” dice addio alla Rai, dopo un’accesa polemica con il direttore di Raitre. Paolo Ruffini, non presentando il programma della giornalista durante la serata dedicata ai palinsesti, ha acceso l’animo della giornalista, raggiungendo l’apice della tensione manifestando insofferenza nella collaborazione con la conduttrice stessa, la quale, prendendone atto, alza i tacchi e se ne và sbattendo la porta. In entrambe le rotture non sembra esserci spazio per chiarimenti, soluzioni o compromessi, con l’inevitabile conseguenza di un grave danno all’immagine della Rai e de La7: conflitti di interessi, privilegi ingiustificati, rapporti non chiari e ingiustificate inconciliabilità inquinano la vita democratica, annebbiando la fiducia nella comunicazione televisiva. Intanto Mediaset, spettatore (attivo o passivo?), punta sulla qualità dei contenuti, snobba Santoro e fa la corte a Giovanni Floris. (C.S. per NL) 
 

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