Sull’argomento in titolo riceviamo e pubblichiamo un interessante contributo, sotto il profilo giuridico, di un lettore di NL che in passato ebbe modo di intervenire con altri scritti sulla questione in trattazione.
Alla c.a. della Redazione di Newsline
Mentre la ricezione del segnale numerico della TSI , nel nord-Italia resta pressoche’ “CONFINATA“ alla effettiva presenza ubique, a macchia di leopardo, dello stesso ed alla idoneita’ di adeguati impianti di ricezione, il sistema delle relazioni bilaterali con la CONFEDERAZIONE ELVETICA, sembra fornire, nelle molteplici manifestazioni di volonta’ dei soggetti agenti, dei concreti segnali premonitori di una futura e prossima soluzione positiva del tematica.
In primis sono da ricordare le dichiarazioni ufficiali dei rappresentanti degli esecutivi delle due Nazioni Interessate.
Nell’incontro del 3 Febbraio 2007, tenutosi a Kreuzlingen il Vice Ministro degli Esteri, con delega per gli Italiani nel mondo, Franco Danieli, ha affermato che la legittimita’ della diffusione via etere della TSI nel nord-italia, trova il suo fondamento normativo nel “Principio di Reciprocità“, cardine di ogni sistema moderno di Relazioni Internazionali.
Lo scopo e’ quello di conservare e rafforzare la diffusione di programmi di lingua Italiana in Europa, nonche’ di aggiornare e riqualificare il sistema informativo delle due Nazioni interessate.
Per parte Elvetica, il Ministro per le Comunicazioni Moritz Leunberger, ha ribadito l’impegno della Confederazione a continuare a garantire la distribuzione dei programmi di RAI I nella rete via cavo, ancora in analogico.
Con riguardo, invece, alle pubbliche iniziative di quei soggetti che, pur non essendo come tali riconosciuti in seno alla Comunita’ Internazionale, ma la cui attivita’ di per se’ costutisce il naturale volano che porta , nel corso del tempo, alla stipula di accordi Internazionali sulle questioni coinvolte, ricordiamo l’interrgogazione del Gennaio 2007 al Consiglio di Stato Elvetico , di alcuni Granconsiglieri federali, volta a dare l’impulso necessario per risolvere legislativamente, la questione dell’oscuramento TSI nel nord-Italia.
La presa di posizione dell’Intergruppo Parlamentare Comunicazione e Mass Media:
– del Febbraio 2007, sulla inopportunita’ del passaggio immediato al digitale scelta dalla concessionaria pubblica.
– del Luglio 2007 con la Dichiarazione di Intenti di sostegno all’iniziativa della Regio Insubrica.
Sul Fronte Italiano, i resoconti dell’assemblea della Regio Insubrica del 28 Giugno 2007 che ha decretato l’ingresso ufficiale delle due province di Novara e Lecco e, con apposita risoluzione, ha chiesto il ripristino del segnale della TSI.
Dunque, se da un lato non vi sono dubbi, circa la scelta tecnologica, della SSR di diffondere il segnale della TSI in digitale, le recenti e varie iniziative pubbliche degli organismi nazionali direttamente coinvolti, sono di portata tale da ritenere che, sia giunto il momento affinché gli esecutivi dei due Paesi risolvano sul piano giuridico-normativo una problematica che ci vede in prima persona interessati .
Paolo Masneri