Il cda straordinario di Ei Towers ha sancito il definitivo accantonamento dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (opas) lanciata a marzo su Rai Way. Secondo l’a.d. Guido Barbieri però “non è stato velleitario ed è un arrivederci, non un addio”.
Il fatto che Ei Towers non avesse detto addio per sempre all’impresa era già emerso lunedì 20 aprile, quando il consigliere di amministrazione Mediaset, Gina Nieri, aveva fatto trapelare e commentato “non è ancora finita”. Il progetto di creare un unico operatore nazionale delle torri, ha sentenziato poi Barbieri “ha talmente senso che l’arrivederci è d’obbligo, perché così è in altri paesi ed è una storia che spero contribuiremo, coi tempi e gli strumenti opportuni, a costruire. In Italia abbiamo due operatori quotati e si avvia alla quotazione un terzo operatore (Inwit di Telecom Italia) – ha proseguito Barbieri –. Non è questo l’assetto nel lungo periodo e noi metteremo in campo tutte le nostre energie e il nostro entusiasmo per far evolvere il settore verso forme più efficienti, coi tempi e nei modi che saranno compatibili con la volontà di tutte le parti in gioco”. Al board di Ei Towers non resta quindi che analizzare la situazione e decidere come muoversi per il futuro, con l’obiettivo di non rinunciare al progetto di creazione di un operatore unico nazionale delle torri di trasmissione, e quindi di coinvolgere nell’operazione Rai Way ed eventuali fondi di investimenti privati. Intanto Barbieri ha per ora negato qualsiasi tipo di contatto sia con F2I (Fondo Italiano per le Infrastrutture), che con Telecom, smentendo le voci che volevano già Inwit come possibile alternativa a Rai Way e limitandosi a precisare che “il segnale di Telecom è chiaro, stanno andando verso la quotazione, c’è un processo di ipo (initial public offering) in corso”. Barbieri ha concluso assicurando di avere il massimo rispetto per la decisione del governo di impedire la cessione di una quota di maggioranza di Rai Way, ma ha ribadito la convinzione che per operare a livello internazionale occorre avere le spalle sufficientemente larghe: il processo di consolidamento quindi appare inevitabile. (V.R. per NL)