Durissima presa di posizione dell’associazione di emittenti radiotelevisive locali CONNA sul blog di Beppe Grillo (Movimento 5 Stelle) a riguardo della cessione degli asset di RAIWAY.
"Appare ormai chiara la volontà del capo del governo di voler distruggere la Rai accogliendo le richieste di quello che è il massimo concorrente privato del servizio pubblico cioè il gruppo di televisioni che fa capo a Silvio Berlusconi, i cui desiderata sono stati senz’altro recepiti durante il famigerato Patto del Nazareno", si legge sul blog. "Il Nazareno… – continua il CONNA -se fosse stato presente a quella riunione li avrebbe inceneriti con una saetta, non sarebbe ricorso neppure alla macina da mulino legata al loro collo… Ma non stanno scherzando, stanno procedendo allegramente verso questo risultato. La Rai sarà magari marcia e corrotta al suo interno; sarà satura di assassini di verità che la infestano a tutti i livelli, ma è pur sempre un mezzo di comunicazione essenziale per il Paese che appartiene a tutti noi, e quindi lo dobbiamo difendere, non deve fare la fine di tante aziende che sono state svendute dallo Stato: telecomunicazioni, autostrade, informatica perfino le industrie alimentari che stabilivano un calmiere, la genuinità dei prodotti. Ma, questi stanno procedendo a suon di tamburi. I due step, le due mosse stabilite per legge sono: la prima, rubare letteralmente una grossa somma all’amministrazione della Rai, ben 150 milioni di Euro, per mettere in difficoltà l’azienda – questo è il secondo punto – per costringerla a svendere le attrezzature di alta frequenza: le attrezzature di trasmissione senza le quali un servizio televisivo e radiofonico nazionale apparirebbe come una scatola vuota incapace perfino di gestire il normale servizio pubblico. Dobbiamo tener presente che sottrarre le attrezzature di alta frequenza a un mezzo di comunicazione in etere, è molto peggio di privare un giornale della sua rotativa perché rotative se ne possono trovare altre, invece gli impianti di trasmissione sono unici. La Rai li ha costruiti pezzo dopo pezzo a partire fin dagli Anni Dieci del secolo scorso; consistono in trasmettitori; in torri di irradiazione su postazioni nei principali monti del Paese, il tutto collegato da un reticolo di ponti radio affatto sostituibile e riacquistabile. Allora ci domandiamo come sia possibile che dall’interno del PD stesso che sarebbe danneggiato da una operazione del genere non si levi qualche voce. D’accordo che le parole come democrazia, giustizia, verità per molti ormai non contano più nulla, ma ci rifiutiamo di credere che tutti, proprio tutti all’interno del PD non provino vergogna di agire in questo modo", chiude l’intervento del portavoce del CONNA Mario Albanesi. (M.L. per NL)