Sembra che gli operatori di rete ed i fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) abbiano dimenticato la stringente road-map per il 2018 introdotta dalla L. 205/2017 in vista della migrazione della banda 700 MHz dalla tv al 5G. E’ allora il caso allora di riassumerla a grandi linee.
1) Entro il 31/05/2018, l’Agcom adotta il piano nazionale di assegnazione delle frequenze da destinare al DTT, denominato PNAF 2018;
2) Entro il 30/09/2018:
I) Il piano nazionale di ripartizione delle frequenze è adeguato dal Mise;
II) lo stesso Mise provvede all’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze in banda 694-790 MHz e 3,6-3,8 GHz e 26,5-27,5 GHz alle telco;
III) Agcom stabilisce i criteri di conversione dei diritti d’uso nazionali in capacità trasmissiva in multiplex T2;
IV) sempre l’Agcom stabilisce i criteri per l’assegnazione in ambito nazionale dei diritti d’uso delle frequenze in banda 470-694 MHz UHF;
V) il Mise avvia le procedure di selezione per l’assegnazione dei diritti d’uso DTT ai nuovi network provider per trasportare gli FSMA locali;
3) entro il 31/12/2018 il Ministero dello sviluppo economico avvia le procedure per predisporre, per ciascuna area tecnica una graduatoria di FSMA che ne facciano richiesta.
Insomma, per dirla col compositore e paroliere francese Paul Misraki, «Tutto va ben, madama la marchesa».
Tranne che la sua amata cavallina è morta, che le stalle si sono incendiate, che un’ala del castello è crollata, che il marito marchese si è suicidato, e che lei – la marchesa – è praticamente rovinata.