Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, ha approvato l’irrogazione di sanzioni per un ammontare complessivo di 658.658 euro, a carico di alcuni operatori di comunicazioni elettroniche.
In particolare, a Telecom Italia sono state comminate sanzioni per un importo totale di 464.000 euro. Le violazioni si riferiscono all’attivazione di servizi Adsl non richiesti, e, in un caso, alla fatturazione per acquisto di contenuti via internet, relativi al servizio “Alice pay”. Multe per 58.000 euro ciascuna a carico dei seguenti operatori: Opitel, sanzionata per onerosità dei costi di recesso in violazione della “legge Bersani”; Vodafone, per violazione delle norme a tutela della trasparenza del piano tariffario applicato e del consumo telefonico, oltre che per mancato avviso del superamento del bundle in relazione a un’opzione tariffaria per navigazione in internet ‘a forfait’; Fastweb, alla quale è stata invece contestata l’attivazione di servizi non richiesti. Pari a 10.329 euro ciascuna è invece la sanzione comminata rispettivamente all’operatore QCOM per l’omesso invio all’Autorità dello schema aggiornato della carta dei servizi, ed all’operatore Nettare s.r.l., sanzionato per non aver ottemperato a un provvedimento temporaneo adottato dal Co.re.com. Friuli Venezia Giulia.