Ericsson ha diffuso il Mobility Report 2018: al centro dell’attenzione il roll-out (commerciale) della tecnologia 5G, che vedrà entro il 2023 3,5 miliardi device IoT connessi in mobile ed un peso del traffico “video” del 73% (già oggi è il 56%).
Secondo lo studio di Ericsson, lo sviluppo sarà trainato dal Nord America, dove le telco avvieranno la diffusione in 5G tra ottobre 2018 e giugno 2019, con copertura del 50% di tutti gli abbonamenti mobili entro il 2023.
Nello stesso lasso temporale il Nord-Est asiatico il mobility giungerà al 34%, mentre l’Europa occidentale si fermerà solo al 21% nel 2023.
Complessivamente, nel 2023, saranno attivi, secondo il Mobility Report di Ericsson, oltre 1 miliardo di abbonamenti 5G, corrispondenti al 20% del traffico mobile e al 12% di tutti gli abbonamenti in mobility, con un aumento della velocità delle connessioni che determinerà una intensificazione del traffico di ben 8 volte (fino a giungere alla strabiliante quota di 107 exabytes al mese). Chiaramente ad essere presidiati per primi saranno i centri urbanizzati, con progressiva capillarizzazione delle aree demograficamente meno rilevanti per poi espandersi anche in quelle rurali.Intanto il numero di sottoscrizioni di una connessione nei primi tre mesi del 2018 ha registrato quota 7,9 miliardi, di cui 5,5 miliardi a banda larga, mentre, come ampiamente previsto, si sta registrando un progressivo (ed in alcuni casi molto accentuato) calo dei costi degli abbonamenti a 3, 4, ma anche 4,5G.
Lato device, i nuovi smartphone 5G in banda media sono attesi entro febbraio 2019, mentre quelli con supporto per le bande ad alto spettro giungeranno intorno a giugno 2019.
Infine, ampio spazio viene dedicato dal report di Ericsson agli enormi sviluppi che sta registrando lo streaming audio/video attraverso il mobility 5G, che già oggi pesa per il 56%, mentre nel 2023 arriverà a incidere per il 73% del traffico. (E.G. per NL)