Approvato il matrimonio fra Wind Tre e dall’Antitrust europea grazie alla decisione di cedere alcuni asset ai francesi di Iliad.
La fusione fra Wind e Tre si farà: lo ha fatto sapere oggi il Commissario europeo alla concorrenza Margrethe Vestager nel corso di una conferenza stampa. La decisione, che era attesa per la prossima settimana, è stata presa soprattutto grazie alla cessione, da parte dei due operatori, di alcune torri e frequenze alla francese Iliad e che hanno, vista la decisione, arginato le paure dell’Antitrust riguardanti la riduzione del numero di operatori e il possibile aumento dei prezzi conseguenziale. Il soggetto nascente diventerà il principale player del mercato italiano, con una quota pari al 33,7%, contro il 32,4% di Telecom Italia e il 26,4% di Vodafone, grazie a 31 mln di clienti mobili e 2,8 per reti fisse. Secondo quanto evidenziato dall’agenzia di rating Standard and Poor’s, “la fusione tra Wind e 3 porterebbe un maggior equilibrio tra i giocatori attuali” che, in effetti, si spartirebbero all’incirca un terzo del mercato. Che questo sia positivo, come ritiene S&P, o negativo, com’è parere dell’authority europea, non lo sapremo mai visto che la triarchia durerà per poco. Come detto, infatti, gli asset che le due società hanno dovuto cedere andranno a Iliad, operatore mobile francese, che dovrebbe debuttare nel nostro paese l’anno prossimo e aggiungersi ai tre già presenti. Da un lato, dunque, la situazione finirà per cambiare poco a livello di offerta, mentre i concorrenti dovranno prepararsi bene all’arrivo dei transalpini che, come discusso in un precedente articolo sull’argomento, sono noti per il dumping dei prezzi praticato in Francia. (E.V. per NL)