L’Istituto tedesco sulle tecnologie broadcast (IRT) ha lanciato un progetto di ricerca che ha l’obiettivo di sperimentare la fattibilità della trasmissione dei canali televisivi su larga scala attraverso la rete 5G (in roll-out per il 2025).
Nel progetto sono coinvolte le società di radiodiffusione Rohde & Schwarz e Kathrein, nonché gli operatori di telefonia Telefónica Deutschland e Bavarian public broadcaster Bayerischer Rundfunk (BR), oltre che Rai, BBC e l’Unione Europea di Radiodiffusione (EBU).
La sperimentazione avverrà in una regione della Bavaria e consisterà in alcuni test di funzionalità dei servizi FeMBMS (Further evolved Multimedia Broadcast Multicast Service), versione evoluta dei tradizionali servizi usati sulle reti Lte, gli eMBMS.
Lato consumatori, la buona riuscita dell’esperimento potrebbe tradursi nella nascita di nuovi servizi e funzionalità interattive (ad esempio social, live tv, chatch-up) fruibili su più dispositivi (assecondando quindi la sempre più dilagante tendenza multidevice e mobile dei fruitori).
Corriere Comunicazioni riporta esternazioni fiduciose di Birgit Spanner-Ulmer, Director of Production and Technology di BR: “Alcune caratteristiche del 5G sono nativamente vicine ai parametri classici dei sistemi broadcast. Ciò abilita nuove possibilità di trasmissione economica e maggiormente diffusa dei canali TV. Siamo entusiasti di testare la rete broadcast del futuro usando le nostre infrastrutture”.
Speranzose anche le istituzioni europee che vedono in questa sperimentazione il primo passo verso la realizzazione della roadmap approvata, che dovrebbe condurre, entro il 2022, all’inizio della fase affermativa del 5G e della nuova era sub 700 MHz della tv attraverso il DVBT2. I soggetti maggiormente interessati alla prospettiva di effettuare trasmissioni televisive anche sulla rete 5G, però, sono sicuramente i content provider che intravedono una possibilità di competere con l’irresistibile pervasività dei servizi tv OTT (Netflix & C.). (V.D. per NL)