Il Consiglio di Amministrazione di EI Towers S.p.A. ha approvato il Resoconto intermedio di gestione del primo trimestre 2016, che dichiara essere "in linea con la guidance comunicata al mercato e con i piani aziendali".
Nel primo trimestre i ricavi caratteristici si sono attestati a €61,5 milioni, in crescita (+3,5%) rispetto al dato dello stesso periodo dell’anno precedente, pari a €59,4 milioni. Il margine operativo lordo (EBITDA), esclusi i componenti economici non ricorrenti per €0,3 milioni, ammonta a €30,8 milioni (margine del 50,1% sui ricavi caratteristici e crescita del 8,9% rispetto allo stesso dato del primo trimestre 2015, pari a €28,3 milioni), registrando un incremento della marginalità sulle vendite di 250 punti base rispetto al primo trimestre 2015. L’EBITDA al netto dei componenti non ricorrenti è stato pari a €30,5 milioni,in crescita (+15,1%) rispetto al dato del primo trimestre dello scorso anno, pari a €26,5 milioni. Il risultato operativo (EBIT) ammonta ad Euro 21,5 milioni, con un’incidenza sui ricavi caratteristici del 35% ed in crescita del 25% rispetto al primo trimestre del 2015 (pari a €17,2 milioni). L’utile netto, dopo aver contabilizzato oneri finanziari netti per €2,3 milioni ed imposte di competenza per Euro 6,5 milioni, si è attestato ad Euro 12,7 milioni, pari al 20,6% dei ricavi. Coincide con la differenza tra i ricavi ed i costi operativi al lordo dei costi di natura non monetaria relativi ad ammortamenti e svalutazioni (al netto di eventuali ripristini di valore) di attività correnti e non correnti. L’EBITDA è una misura utilizzata dal management del Gruppo per monitorare e valutare l’andamento operativo dello stesso e non è identificata come misura contabile nell’ambito dei principi IFRS (“Non GAAP Measure”). "I dati economici del primo trimestre dell’esercizio – spiega una nota – sono in linea con quanto previsto dal management; pertanto, sulla base dell’andamento della gestione ad oggi prevedibile, si conferma l’outlook per il 2016, già comunicato al mercato. Si conferma che in assenza di operazioni di natura “transformational”, la priorità del management continua ad essere lo “scouting” e l’eventuale investimento in operazioni di acquisizione di società di dimensioni medio piccole sia in Italia che all’estero operanti nel settore di riferimento che garantiscano un interessante ritorno per gli azionisti". (E.G. per NL)