Un tavolo di lavoro per determinare la reale consistenza del contenzioso che in Toscana oppone utenti e operatori di Tlc, televisione digitale e satellitare a pagamento, sperimentazione di sportelli dedicati ai consumatori in alcune parti piu’ periferiche della Toscana. Questi gli assi portanti del protocollo d’intesa siglato, tra Corecom della Toscana (Comitato regionale per le comunicazioni) e Ctc (Centro tecnico per il consumo), l’organismo regionale che raccoglie dieci associazioni di consumatori. La firma e’ stata illustrata dal presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini. “Nel 2007 – ha ricordato Nencini – circa 2700 cittadini toscani si sono rivolti al Corecom per azioni di conciliazione nel settore delle Tlc e delle tv a pagamento. Per il 2008 le stime ci indicano un aumento del 22-23%. Parliamo di circa 3200-3300 istanze distribuite in larga parte nel territorio fiorentino”. “L’accordo siglato segna un passo importante nella difesa dei diritti fondamentali dei cittadini.
Come Consiglio, abbiamo previsto azioni di potenziamento dei due organi che maggiormente lavorano al servizio degli utenti: Corecom e Difensore civico. Non e’ ancora abbastanza. Occorre potenziare le attivita’ di questi organismi di garanzia e sviluppare un’intensa attivita’ di comunicazione perche’ tutti i cittadini toscani siano informati dei servizi gratuiti di Comitato e Difensore”. Da qui l’importanza del protocollo che prevede anche azioni di monitoraggio del fenomeno e diffusione del servizio per la conciliazione delle controversie “anche grazie alla rete degli sportelli che fanno capo alle associazioni dei consumatori e lo sviluppo di appositi servizi on-line”, ha spiegato il consigliere del Corecom, Vincenzo Caciulli. “Stiamo intensificando i rapporti con Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunita’ Enti Montani). L’idea e’ quella di utilizzare i centri delle Comunita’ montane per offrire il servizio di conciliazione via web”. Sul primo step del protocollo, Caciulli ha evidenziato che “al tavolo dovranno sedersi tutti i soggetti interessati: Guardia di finanza, Polizia postale, Difensore civico, Camere di commercio e associazioni dei consumatori, per sviluppare un monitoraggio e capire di quanto aumenta il contenzioso tra cittadini e operatori delle Tlc o delle tv a pagamento”.