“L’inadeguatezza della capacità di evasione degli ordini di portabilità rispetto alle esigenze del mercato comporta un danno concreto ed attuale per i consumatori, che vedono allungarsi i tempi occorrenti per l’attivazione della prestazione richiesta”. Così argomenta l’Autorità per le telecomunicazioni circa l’attuale situazione del mercato nel nostro Paese ed aggiunge che “l’attuale capacità giornaliera di evasione degli ordini di portabilità ha evidenziato, anche in precedenza, la possibilità di creare arretrati di lavorazione con conseguenze negative sulla qualità del servizio reso agli utenti, in particolare nel caso che l’operatore donating sia Telecom Italia o Vodafone, vale a dire gli operatori che dispongono del numero di utenti più rilevante”. Per rimediare ad una difficoltà più volte denunciata dalle associazioni dei consumatori, l’Autorità per le telecomunicazioni ha deciso che presto cambiare operatore comporterà un minor tempo di attesa per gli utenti. La novità più importante con la quale si intende velocizzare la procedura è il numero minimo di richieste giornaliere che i gestori sono tenuti ad evadere. Fino ad ora, infatti, il tetto massimo previsto per tutti gli operatori (Tim, Vodafone, Wind e 3) che cedono il cliente è di 9.000 ma, con le nuove regole, verrà portato a 12.000 per Tim e Vodafone. Per quanto riguarda Wind e 3, invece, entro il giorno 10 di ogni mese, dovranno comunicare all’Autorità il numero medio di richieste loro pervenute. Qualora siano più di 8.000, si salirà automaticamente a 12.000 nel mese successivo. La nuova delibera entrerà in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. (Paolo Masneri per NL)