Nel primo trimestre dell’anno Telecom ha fatto registrato, escludendo gli oneri non ricorrenti (circa 115 milioni), un utile netto di 200 milioni di euro con ricavi domestici pari a 3,64 miliardi.
Come segnalato dalla stessa società, il margine operativo lordo è salito a 2 miliardi (+16,2% rispetto ai primi tre mesi del 2016), mentre l’Ebitda italiano è di 1,6 miliardi (+11%). Il presidente Cattaneo non si è dichiarato preoccupato per la fusione di Wind con 3 Italia e ha sottolineato che l’azienda non teme la concorrenza dei nuovi operatori (l’imminente ingresso di Iliad, con Free Mobile) anche grazie a intelligenti piani industriali sviluppati per Tim e Kena, il nuovo brand di proprietà di Telecom. Soddisfatto anche il presidente esecutivo Giuseppe Recchi: “Con questa trimestrale chiudiamo un triennio di lavoro del consiglio di amministrazione, durante il quale siamo sicuri di aver avviato un’importante trasformazione dell’azienda e i risultati ci danno ragione”. Intanto, nell’ultimo cda Vivendi è riuscita a strappare la maggioranza facendo eleggere al primo tentativo i dieci candidati francesi: al momento potrebbe essere confermato presidente Giuseppe Recchi ad interim, sostituito in futuro dall’attuale ceo di Vivendi Arnaud De Puyfontaine. (M.R. per NL)