Il 13/12/2017, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha concluso due distinti procedimenti istruttori, uno nei confronti di Vodafone Italia S.p.A. e l’altro di Telecom Italia S.p.A. e della sua controllata Telecom Italia Sparkle S.p.A., relativi a distinti abusi di posizione dominante nel mercato dei servizi all’ingrosso di terminazione SMS su propria rete con effetti sul mercato al dettaglio dei servizi di invio massivo degli SMS informativi aziendali.
In particolare, l’Autorità ha accertato che Vodafone Italia S.p.A. ha abusato della propria posizione dominate ponendo in essere delle condotte di discriminazione interno-esterna di tipo tecnico ed economica tali da determinare una compressione dei margini a discapito dei concorrenti nel mercato a valle che acquista la terminazione SMS verso rete mobile Vodafone Italia. Le condotte di Vodafone Italia sono indirizzate agli Operatori in decade 43 ed incidono su una concorrenza di tipo infrastrutturale.
Nel caso di Telecom Italia S.p.A., l’Autorità ha accertato che la società, anche con l’ausilio di Telecom Italia Sparkle S.p.A., ha abusato della propria posizione dominante ponendo in essere una condotta di compressione dei margini per un concorrente altrettanto efficiente nel mercato a valle che acquista la terminazione SMS verso rete mobile TIM.
In entrambi i casi gli operatori, dominanti nei rispettivi mercati a monte di terminazione SMS su propria rete e verticalmente integrati, hanno applicato tariffe sia sul mercato a monte che sul mercato a valle dell’invio massivo di SMS che rendono il margine potenziale per i concorrenti nel mercato al dettaglio insufficiente a coprire i costi specifici per fornire i servizi ai clienti finali. Tali condotte sono idonee a compromettere la capacità competitiva dei concorrenti attivi in tale mercato.
In ragione della gravità della condotta, l’Autorità ha deciso perciò di comminare sanzioni amministrative pecuniarie alle società Vodafone Italia S.p.A. e Telecom Italia S.p.A pari rispettivamente a € 5.843.814 e € 3.717.988. Nel corso dell’attività ispettiva, l’Autorità si è avvalsa della collaborazione del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza. (E.G. per NL)