Il nuovo satellite per le telecomunicazioni ha completato il posizionamento sull’orbita geostazionaria a soli quattro mesi dal suo lancio, avvenuto lo scorso giugno. Si tratta della prima messa in orbita a propulsione elettrica per un satellite ad elevate prestazioni.
Eutelsat 172B, costruito da Airbus per Eutelsat, uno dei principali operatori satellitari al mondo, ha raggiunto l’orbita geostazionaria, segnando il record dell’entrata in orbita a propulsione elettrica più veloce per un satellite (EOR).
Etelsat 172B è stato lanciato a bordo di un razzo Ariane 5 da Kourou, nella Guiana francese, il 1° giugno 2017. Il centro di controllo spaziale Airbus a Tolosa ha gestito il controllo delle prime operazioni di inizializzazione, apertura dei pannelli solari e dei bracci a propulsione elettrica, supervisionando i test iniziali completati prima di avviare la fase di ascesa verso l’orbita lo scorso 8 giugno. Durante questa fase, durata quattro mesi, i propulsori elettrici hanno guidato il satellite verso la sua posizione definitiva, consumando circa sei volte in meno la massa di propellente utilizzata per un satellite a propulsione chimica. Dopo aver completato i test dei payload in orbita e aver raggiunto la sua posizione operativa, guidato dal team Eutelsat, il 172B entrerà in servizio commerciale a Novembre, con l’obiettivo di fornire servizi di telecomunicazione, banda larga e connettività in volo nella regione Asia-Pacifico. Si prevede che la sua attività in orbita superi i 15 anni.
“Siamo la prima compagnia ad utilizzare la propulsione elettrica per satelliti di questa dimensione e capacità, consentendone il lancio in totale efficienza. Inoltre, grazie al nostro sistema di progettazione, la strategia operativa e la tecnologia di propulsione al plasma che abbiamo implementato, abbiamo completato il trasferimento in orbita geostazionaria a propulsione elettrica più veloce che mai, condizione che permetterà a Eutelsat di far entrare in servizio il proprio satellite elettrico in tempi record” è stato il commento di Nicolas Chamussy, Head of Space System di Airbus.
Yohann Leroy, Chief Technical Officer di Eutelsat, ha aggiunto: “Eutelsat 172B conferma rilevanza della rapida adozione della tecnologia di propulsione elettrica da parte di Eutelsat per ottimizzare i costi in termini di capex. Combinando la propulsione elettrica, l’elevata capacità trasmissiva, i bracci meccanici e le tecniche di stampa 3D, il nostro nuovo satellite riflette inoltre la capacità dell’Europa di promuovere l’innovazione per aumentare la competitività del nostro business. Siamo lieti di far entrare Eutelsat 172B in servizio commerciale il prossimo mese, pronto a servire nostri clienti nella regione Asia-Pacifico”.
Eutelsat 172B combina 13 kW di potenza dei payload con una massa di soli 3.550 kg, grazie all’ultima versione EOR della piattaforma Eurostar E3000, soluzione altamente affidabile fornita da Airbus. Il successo di EOR e l’entrata in orbita record sono stati resi possibili da due innovazioni Airbus: 1) un paio di bracci robotizzati dispiegabili che orientano i propulsori elettrici del satellite e controllano la direzione e l’andamento della spinta durante le diverse fasi della missione; 2) la rete Walis (Sistema integrato di localizzazione integrata grandangolare) per le stazioni di terra in tutto il mondo – sviluppata da Airbus – che ha permesso agli ingegneri di controllare le operazioni di raggiungimento dell’orbita fino a quando il satellite no si fosse collocato nell’orbita geostazionaria.
Lo sviluppo di satelliti Airbus Eurostar completamente elettrici è stato supportato da ESA e dalle agenzie spaziali dei paesi europei, in particolare in Francia dal CNES, nell’ambito del programma PIA (Plan d’Investissements d’Avenir) e nel Regno Unito dall’Agenzia spaziale britannica. (E.G. per NL)