Lo dichiara l’a.d. Thomas Reynaud in una nota presente sul sito ufficiale: in Italia, l’obiettivo della compagnia telefonica francese Iliad è quello di raggiungere il 10% delle utenze complessive.
La crescita esponenziale dei ricavi nel breve periodo e l’altissimo numero di abbonati sembrano non bastare alla società d’oltralpe dopo il dumping che dalla fine dello scorso anno, col solo annuncio del suo arrivo aveva destabilizzato il mercato delle tariffe telefoniche.
Anche se i buoni risultati sono sotto gli occhi di tutti, il bilancio del primo semestre dopo lo sbarco nel Belpaese risulta essere in rosso (pag. 15 del rapporto sulla gestione sul sito iliad.fr), a causa soprattutto dei costi che la compagnia ha dovuto sostenere per ritagliarsi una fetta di mercato acquistando i diritti d’uso delle frequenze, nonché i costi di roaming pagati a Wind-Tre, le spese pubblicitarie e di sviluppo del brand.
Niente di atipico in una fase di start-up; d’altro canto, i numeri sembrano dar ragione alla compagnia telefonica parigina: gli abbonati continuano a crescere; quella che Iliad ha realizzato – andando al di là del proprio slogan – è una vera e propria rivoluzione del mercato della telefonia mobile.
La sua aggressiva strategia di marketing si è tradotta in un’offerta mensile ampiamente più vasta e vantaggiosa delle altre presenti sul mercato – 5,99€ per 40 Giga mensili più minuti ed sms illimitati (oppure 50 Giga a 7,99 euro) -, che ha costretto le altre compagnie del settore a rivedere i propri listini che ormai avevano reso stagnante il panorama, riducendo le loro tariffe.
Tutto ciò sebbene in Francia il numero degli abbonati, sia del fisso (non ancora presente nel nostro Paese) che del mobile, siano diminuiti per la prima volta dal 2012, a causa di una nemesi: il calo di utenze nel bacino transalpino sembrerebbe da ascrivere alla strategia commerciale di Altice, nota società telefonica olandese che sta creandosi una propria fetta di mercato (appunto replicando quello che Iliad aveva fatto in precedenza nella propria terra d’origine e poi negli altri bacini).
Sebbene gli analisti sostengano che il modo in cui gli investitori guardano Iliad stia cambiando rapidamente, il buon tasso di crescita del numero di abbonati della società fondata da Xavier Neil non lascia al momento spazio a particolari commenti negativi e preoccupazioni ulteriori.
Intanto si rincorrono i rumors sulle reazioni dei concorrenti che si starebbero tutti preparando alla nuova onda d’urto del 2019: 100 GB per 10 euro mese entro la fine del 2019 (sia pur limitato a 30 Megabit in download e in upload, con il cd 4G Basic in attesa del Twenty Twenty).
Che, non a caso, è l’attualità di Free Mobile, il brand francese di Iliad, nel paese d’origine. (P.G. per NL)