Per lo sviluppo delle reti tlc di nuova generazione il governo dara’ vita a una ‘task force’ che non comprendera’ solo gli operatori telefonici ma tutti i soggetti interessati compresi i broadcasters, tra cui potrebbe figurare Sky. A sottolinearlo e’ stato il sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani nel corso dell’audizione di fronte alle commissioni Trasporti e Cultura di Camera e Senato. Romani ha spiegato che in un incontro con James Murdoch, il manager di Sky ha riferito che il suo gruppo e’ interessato alla banda larga. Broadcasters ma non solo. Romani ha detto che in questo ‘board’ potrebbe trovare posto anche una societa’ come Fs, che ha migliaia di chilometri di tratta ferroviaria dove potrebbe essere collocata la fibra ottica necessaria per la larghissima banda.
‘Il sistema paese -ha spiegato Romani – ha bisogno che tutti gli interlocutori interessati si mettano insieme per realizzare la Ngn’. Alla base del ragionamento svolto dal governo nella sede Ue che ha sollecitato un parere sulle reti di accesso c’e’ l’idea che ‘un eccesso di regolazione puo’ penalizzare gli investimenti, anche se e’ giusto che le Autorita’ agiscano in modo che a essere penalizzati non siano i consumatori. Va quindi trovato -ha concluso Romani- un punto di equilibrio’.