Nel 2018 l‘Italia sarà uno dei primi paesi al mondo a sperimentare una tecnologia “5G massive mimo”, che consente di trasmettere contemporaneamente flussi dati a più utenti (fino a 5 volte superiore rispetto alla tradizionale tecnologia 4G) attraverso l’impiego di un complesso radiante di sedici antenne con le frequenze 3.5 GHz già utilizzate per il fixed wireless access, cioè la banda larga fissa.
La sperimentazione sulla nuova tecnologia avvenuta insieme al team di Huawei negli uffici milanesi di Fastweb attesta la volontà di attingere alle frequenze 3.5 GHz per il 5G, più sfruttabili rispetto ai 700 MHz in condivisione col DTT fino al 2020-2022.
«L’adozione di questa tecnologia, unitamente all’impiego estensivo delle small cell in ambito urbano, permetterà in futuro a Fastweb di realizzare una rete mobile 5G sulla quale sviluppare soluzioni ed applicazioni innovative per le famiglie, le aziende e le pubbliche amministrazioni», ha spiegato Fastweb a Il Sole 24 Ore sottolineando la volontà di potenziare il proprio ruolo di operatore mobile virtuale.
«Nella seconda fase della sperimentazione saranno oggetto di test alcune applicazioni video in mobilità quali servizi di realtà virtuale, servizi di realtà aumentata, videoconferenza 4K mobile e applicazioni Iot per l’Industria 4.0, così come previsto negli scenari applicativi 5G dell’Itu», ha anticipato il provider tlc. (E.G. per NL)