Pieno sostegno a misure “ponte”, che ristabiliscano un’equa concorrenza sotto il profilo fiscale fra gli operatori radiotelevisivi e le multinazionali del web (OTT) nelle more della negoziazione internazionale. Questa in estrema sintesi la posizione espressa dal Presidente di Confindustria Francesco Siddi (foto) nell’audizione di CRTV al presso la 6° e 10° Commissione del Senato riunite per discussione del disegno di Legge AS2526 “Misure in materia fiscale per la concorrenza nell’economia digitale” cosiddetto DDL Mucchetti, dal nome del suo maggior proponente Sen. Massimo Mucchetti.
In rappresentanza dell’Associazione oltre al Presidente Francesco Angelo Siddi, il Vicepresidente Stefano Selli e Elena Cappuccio, responsabile Affari istituzionali e Comunicazione.
Siddi ha evidenziato l’importanza del disegno di legge perché introduce, per la prima volta in Italia, “misure di aggiornamento del nostro sistema fiscale che tengono conto dell’economia dematerializzata, combatte l’elusione fiscale e recupera risorse che possono così essere rimesse a disposizione del sistema e dell’economia dei media”.
Il presidente dell’ente esponenziale ha ribadito il “pieno appoggio al disegno di legge” – CRTV aveva inviato delle osservazioni scritte il 27 gennaio scorso – “anche per gli strumenti predisposti, fra cui le soglie progressive, le sanzioni e il contraddittorio che permettono una prima emersione e gestione della fiscalità dell’economia digitale in coerenza con gli orientamenti internazionali (OCSE e UE)”. L’intervento di Stefano Selli ha evidenziato che “gli squilibri competitivi presenti nel settore stanno distruggendo il valore dell’industria creativa ad ogni livello, in Italia e in Europa, e in particolare del comparto radiotelevisivo: nessuna delle aziende principali presenti in Italia in questo settore produce utili, mentre i grandi soggetti internazionali producono ingenti ricavi e utili senza restituire valore ai mercati che li hanno generati, per tale ragione la proposta di legge in oggetto è estremamente importante e non va vista in una logica punitiva ma come uno strumento per creare competitività equa”. L’Audizione è stata anche l’occasione per presentare al Senato l’Associazione, l’ambito di rappresentanza e alcuni dati di settore. L’accento è stato sull’impatto concorrenziale degli OTT, sottostimato nei dati ufficiali italiani, soprattutto sotto il profilo dei ricavi pubblicitari generati nel nostro Paese. (E.G. per NL)
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