Alcune zone d’Italia, scrive il quotidiano MF-Milano Finanza, potrebbero finire al buio se non verranno posti rimedi al pacchetto di frequenze tlc che verra’ messo in gara nelle prossime settimane e che dovrebbe far incassare al governo oltre 2,4 miliardi.
Il perche’ e’ stato spiegato a MF da autorevoli fonti istituzionali e potrebbe comportare un cambio in corsa da parte del ministero dello Sviluppo economico che ha da poco lanciato il bando di gara per i megahertz cui sono interessati Telecom Italia, Vodafone e Wind per far viaggiare senza intoppi le informazioni sugli smartphone. Il rischio oscuramento si spiega con un fenomeno tecnico definito "accecamento", ben noto e verificatosi gia’ in Gran Bretagna, che esemplifica al meglio quello che puo’ accadere quando c’e’ sovrapposizione di frequenze di alta qualita’ su un territorio particolare come quello italiano. L’accecamento comporta la mancata fruizione di tutti i canali televisivi. Le frequenze destinate alle societa’ telefoniche, quelle che vanno dal canale 61 UHF al 69 UHF cosi’ come sono state classificate oggi, rischiano infatti di sconfinare sui canali immediatamente precedenti, cioe’ il 60, il 59 e soprattutto il 58, cioè la frequenza fino a pochi giorni fa occupata da Mediaset in via sperimentale per l’alta definizione, ma che verra’ inserito nella gara per i cinque multiplex televisivi che il ministero retto da Paolo Romani ha da poche settimane avviato dopo il via libera della Commissione europea. (fonte MF Dow Jones)