A seguito della decisione n. 2013/195/UE della Commissione Europea sull’inventario dello spettro radio, gli stati dell’UE devono rendere disponibili le informazioni sull’uso dello spettro r.e. tra 400 MHz e 6 GHz.
Per farlo, gli stati membri dell’Unione Europea devono realizzare un database che sarà pubblicato sul sito della European Frequency Information Service (EFIS) della CELPT. In conseguenza di tale adempimento, gli Ispettorati Territoriali del Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento Comunicazioni inviteranno i gestori di trasmettitori nel range frequenziale suddetto a comunicare gli elementi essenziali per la definizione del layout impiantistico. In realtà, alcuni organi periferici hanno già inviato alle emittenti radiotelevisive delle richieste in tal senso, assegnando 15 giorni per la fornitura dei parametri radioelettrici di ogni tratta di collegamento esercita nella regione di riferimento. La struttura di competenze a più livelli Consultmedia (collegata a questo periodico) è a disposizione per il supporto del caso (per informazioni: [email protected] – partner di riferimento ing. Alessandro Palumbo). Sul "censimento" dello spettro di riferimento era già intervenuta nel luglio dello scorso anno anche la Fondazione Ugo Bordoni, con il documento di "Analisi conoscitiva sull’attribuzione, l’assegnazione e l’utilizzo dello spettro radioelettrico", svolta su incarico dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Nel merito, in linea con gli obiettivi e le modalità operative del Progetto, il documento della Fondazione Bordoni trattava l’analisi conoscitiva sull’attribuzione, l’assegnazione e l’utilizzo dello spettro radioelettrico e costituiva un primo elemento concreto per le attività di inventario dello spettro radio nell’intervallo da 400 MHz a 6GHz. L’intervallo considerato era stato quello indicato dalla Decisione n.243/2012/UE del Parlamento e del Consiglio Europeo del 14 marzo 2012, che istituiva un programma pluriennale relativo alla politica in materia di spettro radio (Radio Spectrum Policy Programme –RSPP). Gli studi finalizzati alla stesura della relazione hanno permesso di ottenere indicazioni concrete sulle modalità di utilizzo dello spettro in Italia e hanno consentito di ottenere alcuni primi utili elementi per la determinazione dell’efficienza d’uso delle bande oggetto di inventario. La fonte di informazioni principale per le attività condotte è stata rappresentata dal Dipartimento delle Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico, contattata attraverso colloqui frontali. (M.L. per NL)