Con più di sei mesi di ritardo (il termine scadeva a maggio 2011), il governo si appresta a recepire in tutta fretta il cosiddetto “pacchetto telecom” dell’UE: le direttive 2009/140/CE e 2009/136/CE, che contengono tra l’altro importanti novità nel campo dei diritti e della tutela della privacy degli utenti dei servizi di telecomunicazioni.
Ci si propone infatti di emendare due dei più importanti Codici di settore: il D.Lgs. 259/03 (Codice delle comunicazioni elettroniche) e il D.Lgs. 196/03 (Codice per la protezione dei dati personali). Sarà il Dipartimento per le comunicazioni del Ministero dello sviluppo economico a predisporre i Decreti di recepimento, il cui testo è infatti stato posto in consultazione pubblica la scorsa settimana sul sito dello stesso Dipartimento. Lascia un po’ perplessi, data l’importanza delle norme in via di introduzione, l’esiguità dei termini entro i quali è possibile far pervenire le osservazioni: la scadenza è infatti fissata per il 20 dicembre. Poco più di dieci giorni per ragionare su norme che andranno a impattare diversi aspetti essenziali del rapporto tra gestori e utenti dei servizi di comunicazione elettronica negli anni a venire. Nel sostanziale silenzio dei media di settore e non, difficile prevedere quanti e quali potranno essere i contributi utili a migliorare il testo di una regolamentazione così complessa. (E.D. per NL)