E’ quanto ha affermato in una conferenza stampa a Londra il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni (foto), che nella capitale britannica ha incontrato oggi la sua controparte Tessa Jowell ed il direttore dell’autorita’ garante delle telecomunicazioni (Ofcom) Ed Richards.
Il ministro ha dichiarato che l’esempio di British Telecom – che ha creato una divisione commerciale ‘open reach’ regolata dall’authority – e’ interessante per l’Italia, dove si vuole trovare un meccanismo che garantisca sia concorrenza che maggiori investimenti nelle telecomunicazioni.
Gentiloni ha affermato che durante il suo colloquio con Richards ha appreso che, pur trattandosi di un processo lungo, in Gran Bretagna il numero di imprese che investono nella rete ora e’ cresciuto: mentre prima si trattava soltanto di service provider, oggi nel Regno Unito si contano sei o sette grandi ‘player’ nella rete, da BT a Sky, Tiscali e gestori di telefonia mobile.
Ad aprile – ha dichiarato Gentiloni – si aprira’ la consultazione pubblica sul modello italiano. ”Non e’ il caso – ha affermato – ripetere l’esperienza straniera, ma quella di open reach e Ofcom e’ da tenere in considerazione”.