Il “Tavolo Governo – Operatori per l’implementazione di reti di nuova generazione nel Paese”, presieduto dal ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani e composto dagli amministratori delegati delle principali aziende italiane di tlc, ha sottoscritto un Memorandum of Understanding.
L’obiettivo è la la costituzione di un veicolo societario, secondo le modalità della partnership pubblico-privata, per la realizzazione di un’infrastruttura passiva per lo sviluppo di reti a banda ultralarga, coinvolgendo le Regioni, gli Enti locali e le Istituzioni finanziarie pubbliche e private. È il secondo decisivo passo per l’attuazione del piano “Italia digitale”, dopo quello che il Governo sta operando con successo insieme alle Regioni per il superamento del digital divide nel nostro Paese (oltre 2 milioni di italiani ne sono già usciti da inizio legislatura). L’Italia segna in questo modo un passaggio fondamentale per raggiungere gli obiettivi definiti dall’Agenda Digitale europea, affinché, entro il 2020, il 50 per cento degli italiani possa abbonarsi a servizi con velocità superiore a 100 Mbps. "E’ stato un bel regalo per oggi – ha dichiarato il commissario Ue all’ innovazione, Neelie Kroes – L’accordo rappresenta un grande risultato. L’ Italia ha un gran bisogno di iniziative di investimento sulla banda larga perché è un’ esigenza improrogabile per la competitività”. Il MOU prevede l’immediata istituzione di un Comitato Esecutivo, presieduto dal Ministero e al quale parteciperanno un rappresentante per ciascuno degli operatori firmatari, che dovrà definire, entro tre mesi, un piano esecutivo del nuovo veicolo societario completo di tutti gli aspetti tecnici, economici ed operativi, il modello di governance e il business plan, anche in funzione del quadro regolamentare per l’accesso alle infrastrutture e alle reti che sarà definito dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.