Annunciato il nuovo piano quadriennale di Fastweb, con il quale l’operatore punta a raggiungere il 50% della popolazione italiana con la banda ultra larga, a velocità raddoppiata partendo stavolta dai comuni di fascia media.
Entro il 2020 la banda ultra larga di Fastweb raggiungerà il 50% della popolazione italiana, almeno stando ai proclami di Fastweb. Si parla di 13 milioni di famiglie che in 500 città potrebbero disporre di una connessione sino a 200 megabit al secondo, il doppio di quella attuale. L’estensione della rete e l’incremento della velocità di connessioni sono quindi i due punti su cui verte il nuovo piano per la fibra ottica di Fastweb, sul quale il gruppo intende investire 500 milioni di euro autofinanziati. Inizialmente gli interventi dovrebbero andare a toccare comuni di fascia media, scelta grazie alla quale Fastweb intende ridurre il gap esistente tra questi e quelli principali: “Partiamo dalle città più piccole perché non ci deve essere un’Italia a due velocità di connessione. Vogliamo partire dalle città di fascia media per poi estendere il rollout anche a quelle più grandi”. Queste le parole con cui Alberto Calcagno, amministratore delegato di Fastweb, ha commentato la questione. Si tratta di città che, nonostante siano state sinora tralasciate in favore di quelle più grandi, presentano comunque un forte appeal commerciale. A partire dall’11 aprile la rete Fastweb dovrebbe toccare 8 nuovi comuni con la rete in fibra: Arezzo, Viterbo, Riccione, Rimini, Trento, Massa, Pistoia e Caserta, arrivando a fine 2016 con 1 milione di case servite da connessione a 200 megabit. Questo nuovo piano inizia in concomitanza alla fine del precedente progetto quadriennale, con il quale l’operatore arriverà al 30% della popolazione italiana (7,5 milioni di famiglie). La competenza di Fastweb si ferma ai cabinet presenti sulle strade, senza andare ad intervenire sul tanto discusso “ultimo miglio” in rame. Interventi in tal senso dovranno arrivare da altri operatori di competenza, come Enel o Tim. (G.C. per NL)