Sky è in vena di accordi e dopo i recenti con Netflix e Mediaset arriva l’alleanza strategica con Open Fiber, player infrastrutturale che si occupa della realizzazione, della gestione e della manutenzione della rete in fibra ottica con la tecnologia FTTH, Fiber to the Home.
Come riportato in una nota congiunta del 29/03/2018, dall’estate 2019 verrà lanciato un servizio via fibra che dovrebbe coprire le principali 271 aree urbane del Paese, permettendo così a Sky Italia di affiancare alla propria offerta via satellite quella via internet. Tale accordo consentirà, inoltre, di sfruttare in tutte le sue potenzialità il rivoluzionario box Sky Q, lanciato a fine 2017 e che, quindi, dal prossimo anno potrà essere utilizzato anche tramite internet. In tal modo verrà implementata la già spiccata vocazione multipiattaforma della pay tv della famiglia Murdoch, la quale può infatti vantare nella sua ampia offerta anche il servizio IP Now Tv.
Tornando all’accordo con Open Fiber, l’amministratore delegato di Sky Italia ha dichiarato che “l’ambizione di Sky è quella di essere protagonista dello sviluppo dell’industria televisiva in Italia e del processo di digitalizzazione del Paese. Questo accordo con Open Fiber va esattamente in questa direzione”. In particolare, Andrea Zappia ha poi così proseguito: “Siamo convinti che la pay tv abbia ancora ampie possibilità di crescita in Italia. La fibra rappresenta un modo semplice e innovativo per portare nelle case italiane un servizio televisivo di qualità sempre maggiore e i migliori contenuti On Demand. Il connubio tra l’esperienza di visione offerta da Sky Q, i contenuti esclusivi e la passione per i nostri clienti faranno la differenza rendendo questa offerta unica. Al tempo stesso, un servizio di qualità come quello di Sky incentiverà la diffusione della fibra come è avvenuto in altri paesi europei”.
Ovviamente la pay tv non è l’unica a trarre benefici da questa intesa, Open Fiber potrà, infatti, vantare tra i propri partner commerciali, oltre alle telco Vodafone, Fastweb e Tiscali (solo per citarne alcuni), anche il colosso Sky. Elisabetta Ripa, amministratore delegato della società presieduta da Franco Bassanini e partecipata al 50% da Cassa depositi e prestiti e al 50% da Enel, si è così pronunciata in proposito: “Crediamo fortemente che il nostro modello di business – wholesale only – sia il migliore per accelerare la penetrazione in Italia dei servizi innovativi a banda ultralarga realizzati su una infrastruttura interamente in fibra. Questo accordo strategico è una pietra miliare per promuovere i vantaggi e le potenzialità dei nostri servizi attivi di telecomunicazione, progettati per offrire una customer experience di eccellenza. Siamo orgogliosi di essere partner di Sky in questo progetto profondamente innovativo”.
Si tratta di un passo avanti significativo per il big della pay tv, un passo che, però, potrebbe anche essere letto come una mossa obbligata a fronte dell’accordo con Netflix, piattaforma IP per eccellenza. (G.C. per NL)